Code interminabili sotto il sole cocente, traffico paralizzato, disagi per automobilisti, in gran parte turisti e villeggianti in questo periodo, tutto questo per una decisione inopportuna e inappropriata, quella di eseguire lavori di sistemazione stradale in piena estate. Non stiamo parlando di una stradina secondaria, ma della SS 650 Trignina, che in questi giorni è al centro delle polemiche e delle proteste degli automobilisti vessati per i continui disagi. Qualcuno ha pensato bene di aprire un cantiere sulla trafficatissima arteria in pieno luglio, piazzando un semaforo sulla Trignina all'altezza del chilometro 62, a poche centinaia di metri di distanza dallo svincolo per Dogliola, e in prossimità di una stazione di servizio, tutti fattori che aumentano notevolmente la pericolosità della situazione, insieme alla mole di traffico che è davvero consistente in questo periodo per i tanti turisti e pendolari che si recano nelle località balneari. Possibile che all'ANAS nessuno abbia pensato che rallentare il traffico sulla fondovalle Trigno in questo periodo dell'anno avrebbe provocato conseguenze catastrofiche sulla circolazione veicolare? Quei lavori, pare di costruzione di un sottopassaggio, potevano essere rinviati a settembre o in altri periodi dell'anno in cui la Trignina è meno trafficata. Ora l'ANAS declina la responsabilità scaricandola sulla ditta esecutrice dei lavori. Invece di giocare a scarica barile potrebbero attivarsi per ristabilire la normale circolazione e il buonsenso. Gino Bracciale