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Grosso calo delle vendite a San Salvo: la visione di Confesercenti

Più parcheggi e cambi alla viabilità per aiutare il commercio

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Se per la Confcommercio la situazione a San Salvo è migliore che altrove, come ha dichiarato il presidente provinciale Angelo Allegrino, la lettura che la Confesercenti fa del momento attuale racconta un’altra storia.
Il presidente della delegazione sansalvese Domenico Gualà, da noi interpellato per avere anche il parere della sua associazione sugli effetti della crisi a livello locale, parla di pesanti cali nelle vendite: «La situazione da noi rispecchia quella nazionale. Vanno fatte delle distinzioni tra i prodotti, ma in generale c’è un calo del 20%, che nel settore alimentare si attesta sotto il 10%, ma vede un forte spostamento verso il discount, mentre in altri ambiti sale anche al 40-50%».

Ancora una volta emerge che i settori che ne risentono di più sono l’abbigliamento e le calzature, «mentre forse va meglio per casalinghi e hi-tech».
Il problema, tiene a sottolineare Gualà, «è che non esiste un welfare per i commercianti, che sono bastonati da migliaia di tasse, anche alte, come l’Imu. Prendiamo gli ambulanti: si sono visti aumentare l’imposta per l’occupazione di suolo pubblico del 20%, ma le loro entrate sono scese del 40%». Quella tassa così non va bene: «È vero che è stato il commissario prefettizio ad alzarla, ma l’Amministrazione si era presa l’impegno di ritoccarla, i bollettini però sono arrivati e l’aumento c’è».


Le tasse sono un enorme macigno sulle spalle dei commercianti e una riduzione, per Confesercenti, è fondamentale. Ma ci sono anche altri settori su cui intervenire: «Abbiamo avviato un discorso con l’Amministrazione per un piano di marketing urbano. L’elaborazione è stata affidata a una società esterna di livello internazionale; è finanziata dalla Camera di commercio e in piccola parte dal Comune. Quest’ultimo però deve far in modo di accelerare i tempi». Il piano dovrebbe contenere tutte le azioni per il rilancio del commercio e centrale sarà il discorso sulla viabilità. Dei cambiamenti, precisa Gualà, sono necessari.

Come prima cosa servono i parcheggi: «Bisogna crearne di nuovi ma, visto che ciò ha un costo, si devono almeno rendere disponibili quelli esistenti. In centro sono regolamentati dal disco orario ma non ci sono controlli e ci parcheggiano sempre gli stessi». Poi la viabilità in senso stretto: «L’Amministrazione aveva proposto di invertire il senso di marcia in via Venezia e via Cavour ed eravamo favorevoli, ma non è stato fatto».
Sulla discussa riapertura al traffico di corso Umberto I il presidente non si sbilancia: «Preferiamo procedere per gradi, intanto interveniamo in via Venezia e via Cavour, poi parliamo di altro. A noi non sono neanche state spiegate le modifiche per corso Umberto I». Gualà però un'idea alternativa ce l’ha: «La riapertura alle auto di piazza San Vitale, dove creare dei parcheggi anche a pagamento».

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