Esprime soddisfazione il Pd per il mancato recepimento in Consiglio comunale della legge regionale che avrebbe permesso a San Salvo un aumento di cubatura degli edifici fino al 50% generalizzati in tutte le aree.

La norma, derivata dal Piano casa del governo Berlusconi, era in discussione nell’assise di mercoledì per l’approvazione, ma su proposta dei consiglieri del Partito democratico è stata rinviata. A spiegare le ragioni di questa posizione è il segretario del Pd, Agostino Monteferrante: «La legge regionale dà diverse opzioni, da un aumento dal 20 fino al 50%. Programmare un aumento del 50% è abnorme, è un cosa che va trattata con le pinze e non generalizzata perché sono moltissimi metri cubi. Se c’è in programma di fare il nuovo Piano regolatore – precisa – non ha senso un tale aumento di volume. Avrebbe infatti un grosso impatto». Anche perché all’aumento di cubatura corrispondono degli standard di urbanizzazione che comprendono ad esempio strade e verde, dove reperirli? È uno degli interrogativi sollevati dalla minoranza. Inoltre questo aumento avrebbe riguardato anche San Salvo Marina, precisano, quindi anche il complesso Le Nereidi.

C’è poi il problema, precisa Monteferrante, che se si vuole fare il Prg è utile «partire da dati certi come quello sull’attuale stato di fatto volumetrico, ma approvando la norma e non sapendo chi ne usufruirà e come, sarà poi difficile avere questo dato di partenza esatto».
«Se si ha la volontà di innovare bisogna avviare una generale revisione della pianificazione nelle condizioni di massima trasparenza e partecipazione di tutta la città», conclude.

Oltre che sul rinvio della norma il segretario del Pd riporta l’attenzione anche sulla Tarsu: per domani, alle 18, ha infatti indetto un incontro pubblico presso la Porta della terra per esporre a tutti i cittadini la propria posizione in merito.