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Lanciata una petizione per annullare l’introduzione del senso unico in via Montegrappa

Lamentele dei commercianti: calo dei consumatori e ingorghi all’incrocio con via Stingi

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Doveva servire a ridurre gli ingorghi, la pericolosità del tratto davanti all’Istituto commerciale e l’inquinamento acustico, ma l’introduzione del senso unico a scendere per la prima parte di via Montegrappa (fino all’incrocio con via Saint Nicolas de Port e via Stingi), sembra esser fonte di nuovi disagi per commercianti, residenti e non solo. Per questo alcuni di loro hanno lanciato una petizione per chiedere di reintrodurre il doppio senso di marcia, com’era fino a due mesi fa.

Come spiega Emanuela Del Borrello di Cartolandia: «A raccogliere le firme ci sono diversi commercianti, alcuni residenti della zona e chi vive altrove ma viene qui abitualmente. Quando si introducono queste modifiche si deve parlare prima con la cittadinanza. Noi ci troviamo malissimo, ci siamo rivolti all’Amministrazione e abbiamo invitato Sindaco e Vicesindaco in modo che vedessero con i loro occhi: questa era la strada cuore di San Salvo, specie per chi viene dal Trigno, ora è un mortorio».

Secondo i negozianti, infatti, il senso unico ha ridotto il numero di persone che transitano nella via e usufruiscono degli esercizi commerciali: «Per venire da noi ora devono fare un lungo giro e rinunciano», lamenta Del Borrello. «C’è stato un calo dei clienti, anche del 30%», denunciano all’alimentari Desiato. Una certa diminuzione di avventori l’ha notata anche il Cafè Noir: «Non alta ma c’è, prima andava meglio. Poi per la sicurezza degli studenti bastano i vigili nelle ore centrali», dice Maurizio Ramundi.
«Se dovevano introdurre il senso unico allora doveva valere per tutta la via, non per metà – critica il fruttivendolo Di Fabio -. E perché a scendere e non a salire? Per l’inquinamento acustico andava bene anche a salire».

«Inquinamento acustico? E dove sono i documenti che lo attestano?– chiede Del Borrello - Forse si poteva limitare il passaggio dei mezzi pesanti nelle ore di scuola. L’Amministrazione ci ha detto di fare proposte, ma è difficile avanzare idee che vadano bene a tutti, meglio tornare al doppio senso. La modifica è stata introdotta il 20 dicembre, abbiamo aspettato perché il Comune aveva chiesto un mese di prova, ma visto che non si muove nulla abbiamo promosso la raccolta di firme. È partita da un paio di giorni e siamo già a 250 firmatari».

Non si tratterebbe però solo di un calo dei consumatori, qualcuno lamenta pure che, con il senso unico, le auto corrono di più, specie la notte. Poi ci sarebbero i problemi all’incrocio con via Stingi e Saint Nicolas de Port, come spiegano da Electronic Sistems: «Gli automobilisti quando arrivano all’incrocio non sanno dove andare e non ci sono parcheggi. Si creano ingorghi e si rischiano incidenti. Per noi commercianti è penalizzante, ma anche per le auto la circolazione si è complicata. D’estate, poi, con la gente di fuori che non conosce le strade sarà pure peggio. Forse si potevano introdurre limitazioni orarie per i mezzi pesanti. Il problema è che per i camion non ci sono alternative: la strada che da via Stingi va verso colle Pagano è stretta. Qua comunque non va bene, il giovedì poi con il mercato si formano lunghe code».

Dei disagi del giovedì parlano anche da Casa Più: «All’inizio ero fortemente contrario, ora la vedo meno nera, almeno per la mia posizione, ma per i negozi più su è diverso. Comunque va migliorato, magari con rallentatori o con uno stop. Così non ha risolto molto. Di sicuro ci sono tanti problemi il giovedì: il traffico si sposta verso corso Garibaldi e si creano code anche lunghe».

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