Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

I sindacati delle aziende sansalvesi chiedono chiarezza sulla crisi idrica

Ieri un incontro alla Pilkington

Condividi su:

Ieri i rappresentanti sindacali degli stabilimenti di Piana Sant'Angelo si sono incontrati alla Pilkington per discutere dell'emergenza idrica che ha colpito la zona industriale.

Sotto la lente d'ingrandimento i disagi che permangono dall'ultima comunicazione della Coniv, ormai risalente al 24 gennaio scorso, accompagnata anche dall'ordinanza comunale che vietava l'uso dell'acqua anche per fini igienici.

Da allora nulla è cambiato e la situazione per tanti lavoratori è disagevole. Ormai il divieto, in molti casi, è infranto davanti alla necessità di lavarsi dopo il proprio turno. Emilio Di Cola (Cgil) della Pilkington spiega: «Forse ci si è dimenticati che nella zona industriale di San Salvo gli operai hanno a che fare con polvere di vetro, prodotti chimici e solventi».
Se, infatti, il problema dell'acqua potabile è stato risolto con la distribuzione di bottigliette di minerale all'ingresso, resta gravoso il disagio per l'uso igienico. Questo, inoltre, non solo nei bagni, ma anche nelle cucine delle mense aziendali.
L'altra faccia della medaglia è la confusione denunciata dagli stessi sindacati. Pare infatti che alla Denso le docce vengano usate regolarmente perché l'azienda non avrebbe ricevuto la comunicazione della Coniv. Inevitabili gli interrogativi sulla natura di quell'acqua. Alla confusione si accompagna la disinformazione sulle analisi che hanno portato al declassamento delle acque del fiume Trigno.

Quella dell'acqua, però, Ã¨ solo l'ultimo dei problemi della zona industriale. Lo stesso Di Cola, infatti, conclude denunciando l'abbandono di Piana Sant'Angelo da parte degli enti compententi: «I sindacati delle aziende sansalvesi torneranno a incontrarsi una volta al mese per parlare anche degli altri problemi con i quali abbiamo a che fare. Tra questi l'annosa questione dell'energia. Gli sbalzi di corrente sono all'ordine del giorno e rischiano così di danneggiare gli impianti».

Condividi su:

Seguici su Facebook