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Ago e filo per riportare in vita i giochi di una volta

Gli alunni della scuola media raccontano il progetto che li ha visti realizzare bambole di pezze

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Una singolare attività ha impegnato oltre 80 alunni di tre classi prime della secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo che hanno realizzato bambole in pezza per riscoprire il gioco antico e conoscere i tessuti. A documentare questo progetto didattico sono state due croniste del mensile dell’Istituto comprensivo diretto dalla professoressa Simona Andreassi, La Gazzetta 12 che da qualche mese collabora con il nostro portale di informazione.

Noi…abili cucitori e ricamatori per un giorno.
Noi alunni delle classi I F, E e D della scuola secondaria dell’Istituto comprensivo statale di San Salvo abbiamo realizzato delle magnifiche bamboline di pezza con la professoressa di Tecnologia

Enrichetta Tascone. Tutto è nato durante una sua lezione: stavamo studiando il capitolo sulle fibre tessili quando, arrivati all’ultima pagina, abbiamo trovato un progetto molto carino, il ‘passo passo’ su come realizzare una bambola di pezza.

La professoressa, vedendolo, ce l’ha assegnato come compito. All’inizio non eravamo molto entusiasti, ma una volta preso ago e filo, ci siamo divertiti da pazzi! Ci siamo ritrovati in un mondo assai strano per noi, riscoprendo tradizioni antiche e giochi diversi da quelli che siamo abituati a fare. È stata anche l’occasione per trascorrere un po’ di tempo in più con le nostre mamme e con le nostre nonne ed avvicinarci ancora di più a loro perché molti di noi e non solo i ragazzi, non avevano la minima idea di come si maneggiassero ago e fili.

Completata la nostra bambolina, l’abbiamo portata a scuola e l’abbiamo mostrata a tutti i nostri compagni. Una era più bella dell’altra, ognuna è stata realizzata in modo originale recuperando ritagli di stoffa, merlettini, pizzi e pezzetti di lana e cotone. Una era ispirata a Balotelli, un’altra a un militare, altre alle contadine, alle dame, alle ragazze moderne: cappellini romantici, braccialetti alla moda, borsette, fiocchetti nei capelli, acconciature da favola e persino treccine rasta.

Poi la professoressa ci ha parlato del progetto chiamato Comenius che coinvolge la nostra scuola e altre europee che saranno in visita a San Salvo tra qualche settimana. Si tratta di un progetto che coinvolge i docenti che mettono in comune le buone pratiche di didattica per la diversa abilità e la realizzazione delle bambole potrebbe diventare una delle attività da proporre agli alunni diversamente abili. È stato un compito molto originale che noi non ci aspettavamo. Speriamo di ripetere un progetto simile.

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