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Trenitalia elimina lo scalo-merci, i timori dell'amministrazione comunale

Inviata una richiesta urgente di incontro

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Lo scalo ferroviario Vasto – San Salvo sempre più stazione fantasma. Se da una parte le aziende della zona industriale di Piana Sant’Angelo invocano da anni un miglior trasporto ferroviario, dall’altra Trenitalia tira dritto – è proprio il caso di dirlo – con il piano di depotenziamento della stazione vastese. In questi giorni, infatti, si sta procedendo alla dismissione dei binari nella zona dello scalo adibita alle merci.

Un duro colpo per i grandi stabilimenti – Pilkington e Denso su tutti – che in un periodo già di forte contrazione sono alla ricerca di soluzioni alternative al trasporto su gomma. Una forte preoccupazione che non lascia indifferente l’amministrazione comunale di San Salvo. L’ente ha inviato ieri una nota all’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti e ad altri dirigenti con la richiesta di un ripensamento in merito e di un incontro urgente. La lettera è firmata dal sindaco Tiziana Magnacca e dal presidente del consiglio comunale, Eugenio Spadano.

Quest’ultimo già nel luglio dello scorso anno, insieme al collega vastese, aveva sollecitato un incontro con i vertici di Rfi. Da qualche anno la stazione ha subito un progressivo e inarrestabile declassamento. I treni ad alta velocità non vi si fermano, la frequenza degli Intercity si è notevolmente ridotta, la biglietteria è aperta per poche ore al giorno ed è chiusa il fine settimana. Una soppressione di servizi avvenuta ignorando il grande bacino di studenti del Vastese che viaggiano per raggiungere le città universitarie e le esigenze di uno dei distretti industriali più importanti d’Abruzzo, oltre alla’affluenza di turisti in periodo estivo. E la lente d’ingrandimento del primo cittadino sansalvese si sofferma anche sui tagli operati sulle fermate dei convogli.

Tiziana Magnacca spiega: «Il nostro scalo ferroviario non si può permettere di non avere un adeguato numero di fermate di treni importanti a lunga percorrenza. Per una serie di ragioni legate alla presenza di insediamenti industriali importanti e per il consolidato settore turistico, che fanno del territorio del Vastese una realtà di rilievo per l’economia abruzzese».

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