A metà ottobre, in Tribunale a Vasto, l’esito del rito abbreviato relativo alla vicenda giudiziaria dell’omicidio di Albina Paganelli, la pensionata di 68 anni uccisa a coltellate la notte del 14 agosto 2012 nella sua abitazione di via Fedro a San Salvo.
Unico imputato del delitto è il sansalvese Vito Pagano, 29 anni.
Questa mattina, nel palazzo di giustizia di via Bachelet, la vicenda processuale è tornata all’attenzione degli operatori di giustizia vastesi. Era presente lo stesso Pagano.
Sono state depositate le varie perizie condotte su Pagano, essenziali per il pronunciamento sull’omicidio. La pubblica accusa ha chiesto la condanna a 30 anni.
Ad assistere legalmente Pagano sono gli avvocati Clementina De Virgiliis e Fiorenzo Cieri del Foro di Vasto che puntano sullo stato psichico del ragazzo compromesso dall’uso di sostanze stupefacenti. In ballo anche la parte civile, rappresentata dagli avvocati Giovanni e Antonello Cerella che curano gli interessi della famiglia della vittima ed anche le posizioni di due giovani inizialmente accusati da Pagano per un coinvolgimento nel delitto, ma poi pienamente scagionati, con l’assistenza degli avvocati Marisa Berarducci, Andrea Chierchia e Giuseppe Piserchia.