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Tiziana Magnacca si unisce all'appello di Graziano Marcovecchio

«Rifinanziare i contratti di solidarietà»

a cura della redazione
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Il primo cittadino di San Salvo, Tiziana Magnacca, si unisce all'appello lanciato nei giorni scorsi dal presidente di Pilkington Italia, Graziano Marcovecchio, chiedendo ai rappresentanti del territorio di chiedere il rifinanziamento all'80% dei contratti di solidarietà.

Ho letto con grande attenzione la lettera inviata ai parlamentari, al presidente della regione Chiodi e alle istituzioni da Graziano Marcovecchio, presidente della Pilkington Italia spa. E invito i componenti del Parlamento italiano a riconsiderare quanto già approvato a Montecitorio alla luce delle considerazioni e dell’emendamento proposto dal massimo esponente dell’azienda vetraria di Piana Sant’Angelo.
Questa decisione in materia di contratti di solidarietà difensivi fa il pari con quanto il governo sta facendo sulla fiscalità locale. Non solo viene ridotta ma ci mette anche un carico da novanta sulle famiglie generando scarsa chiarezza e ritardi nel precedere una decisione definitiva. Continui rinvii per una vera e quotidiana aggressione fiscale alle famiglie italiane.
Condivido la preoccupazione di Marcovecchio che rappresenta per questo territorio, assieme alla Denso e alle tante piccole e medie imprese molte delle quali familiari, una risorsa e un valore aggiunto che non possiamo assolutamente perdere.
L’amministrazione comunale di San Salvo con le decisioni adottate in materia di Tarsu ha preso provvedimenti che vanno anche nel senso di sostenere le aziende. Ridurre la percentuale dei contratti di solidarietà vanificherebbe tutti gli sforzi in regime di solidarietà che le imprese stanno compiendo per il mantenimento dei livelli occupazionali e quindi dell’economia anche nel Vastese. Aliquote Imu e Tarsu mantenuti volutamente bassi da questa maggioranza e che rischiano di non essere serviti a nulla.
La ripresa non è stata ancora agganciata. La crisi continua non solo a essere avvertita, ma è sotto i nostri occhi. Abbiamo ancora bisogno di strumenti che sostengano le imprese che solo il cuore pulsante della nostra economia.

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