Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Cinque indagati per la tragica morte sul lavoro di Michele Mastrippolito

Ipotesi di reato di concorso in omicidio colposo e lesioni personali colpose

a cura della redazione
Condividi su:

Cinque persone sono indagate per concorso in omicidio colposo e lesioni personali colpose dalla Procura di Vasto per la morte di Michele Mastrippolito, manutentore della Trigno Energy, morto nel luglio 2012 dopo l'esplosione di una cabina elettrica alla Pilkington di San Salvo: oltre alla multinazionale giapponese, nella persona del legale rappresentante della Pilkington Italia, il direttore di stabilimento, Joachim Stephen Rosebrock, il responsabile servizio prevenzione Pilkington, Cetteo Borrone, l'ad Trigno Energy, Douglas Graham Gate, e il direttore manutenzione Technical Services, Severino Baldovin.

La morte di Mastrippolito sarebbe dovuta non a una fatalità, ma a negligenza e violazione delle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Inoltre, ci sarebbero precise responsabilità per quanto riguarda l'impianto scoppiato. Rosebrock e Baldovin - come riporta Michele D'Annunzio per ZonaLocale.it - «sono accusati di aver consentito e tollerato l’utilizzo del trasformatore Trb in stato di degrado e per aver consentito che lo stesso fosse rimesso in servizio in assenza dell’estrattore d’aria. Una macchina elettrica piuttosto datata, il trasformatore, risalente al 1981. Borrone e Gate, invece, non avrebbero adottato la procedura corretta in materia di prevenzione e protezione degli infortuni sul lavoro».

Michele Mastrippolito, 42 anni, rimase gravemente ferito il 13 luglio 2012, insieme a un collega, in seguito all'esplosione di una cabina elettrica. Le sue condizioni apparverso subito gravi e fu trasportato al centro Grandi ustioni del Cardarelli di Napoli, ma dopo tre giorni di speranza arrivò la tragica notizia della sua scomparsa per un arresto cardiaco.

Condividi su:

Seguici su Facebook