Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

SGOMINATA ORGANIZZAZIONE MALAVITOSA ALBANESE IN AZIONE NEL VASTESE

redazione
Condividi su:
Un arresto e 25 persone denunciate per spaccio di stupefacenti, detenzione illegale di armi, favoreggiamento e sfruttamento dell'immigrazione clandestina. E' il bilancio di un'operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Vasto - denominata ''Tirana'' - che, con 80 militari, hanno passato al setaccio, tra Vasto e San Salvo, le abitazioni di numerosi cittadini albanesi, ma non solo. In esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip del Tribunale di Vasto Paolo Di Croce, su richiesta del Pubblico Ministero Annarita Mantini, i Carabinieri hanno arrestato Dritan Mici, 32 anni, albanese residente da tempo a San Salvo, considerato al vertice dell'organizzazione malavitosa. All'uomo, secondo i militari, si rivolgevano i suoi connazionali per risolvere i problemi connessi alla gestione delle ragazze straniere da collocare nei locali notturni della zona. Problemi che Mici risolveva anche con violenze fisiche e psicologiche perpetrate nei confronti delle ragazze che volevano uscire dal giro. I Carabinieri hanno sequestrato 10 mila euro in contanti, una pistola priva del tappo rosso, sei proiettili e modiche quantità di sostanze stupefacenti oltre a materiale utilizzato per il confezionamento della droga. L'operazione è stata conclusa alle prime luci dell'alba ed ha visto impegnati, oltre agli uomini della locale Compagnia, anche unità cinofile antidroga e reparti antiesplosivi del Comando Regione Carabinieri Abruzzo di Chieti. Per il capitano della Compagnia vastese dell'Arma, Giuseppe Loschiavo, è stata individuata e smantellata una pericolosa consorteria, composta prevalentemente da cittadini albanesi ma anche da alcuni esponenti della malavita locale, dedita oltre che allo spaccio di sostanze stupefacenti ed alla detenzione di armi, anche al reclutamento di giovani donne extracomunitarie da impiegare poi nei vari locali notturni della zona, a volte anche contro la loro volontà. ''Le lunghe e complesse indagini - ha spiegato Loschiavo nel corso di una conferenza stampa - iniziate nell'estate dello scorso anno e tuttora in corso, hanno permesso altresì di scoprire un efficiente e collaudato spaccio di cocaina (la quale veniva spesso consumata anche in detti locali dalle donne e dai clienti), e i costanti rapporti degli albanesi con la loro nazione di origine, luogo di approvvigionamento della droga''. Le denunce in stato di libertà sono scattate a carico di : T.C., 37 anni, albanese residente a San Salvo; C.K. 25 anni, pure lui albanese residente a San Salvo; C. G., 40 anni di Vasto; D.B., 43 anni, di San Salvo; T.A., 30 anni, albanese residente a San Salvo; M.A., 32 anni di San Salvo; C.M., 59 anni di Santa Maria Imbaro; Z.A., 32 anni di San Salvo; P.D., 33 anni di San Salvo; D.A., 54 anni di Pescara; D.G. S., 27 anni di San Salvo; Z.S., 30 anni, albanese domiciliato a San Salvo; D.D., 28 anni di Vasto; B.L., 24 anni albanese, domiciliato a San Salvo; P.E., 28 anni, albanese, domiciliato a San Salvo; R.N., 30 anni, albanese, domiciliato a Montenero di Bisaccia; B.M., 26 anni, albanese domiciliato a San Salvo; C.E., 31 anni albanese, domiciliato a San Salvo. Tutti ritenuti responsabili di detenzione e spaccio di stupefacenti ed alcuni anche della detenzione di armi e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Condividi su:

Seguici su Facebook