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Il sindaco: «La macchina del fango messa in atto da sparuti esponenti del Pd»

Dura risposta del primo cittadino sugli oneri previdenziali

a cura della redazione
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Dopo la comunicazione alla corte dei conti dei due esponenti del Partito Democratico del consiglio comunale - Arnaldo Mariotti e Luciano Cilli - sul versamento da parte del Comune degli oneri previdenziali in favore del sindaco Tiziana Magnacca e del vice Angiolino Chiacchia, è lo stesso primo cittadino a replicare.

Di seguito la nota firmata da Tiziana Magnacca.

La campagna elettorale per le regionali è cominciata. La macchina del fango messa in atto da parte di sparuti esponenti del Pd dimostra, ancora una volta, che la loro politica si caratterizza e si alimenta con le falsità e con argomentazioni di bassa lega per accuse del tutto gratuite urlate in piazza.
Il versamento del contributo previdenziale forfetizzato ANNUO è di tremila euro ed è previsto dalla Legge, ribadito dalla circolare dell’INPS n. 21 del 2001, dal decreto del Ministero dell’Interno del 2001, dal parere dello stesso Ministero del 24.06.2008, ribadito, nella doverosità del versamento previdenziale, anche con il recentissimo parere del medesimo Ministero del 19.03.2014. Non mancano, d’altro canto, moltissimi altri pareri in cui i comuni sono stati condannati al versamento del contributo previdenziale proprio in favore di amministratori autonomi o liberi professionisti.

D’altro canto la richiesta del Pd, così come si è comportato in passato nel Comune di San Salvo verso altri amministratori lavoratori autonomi. La richiesta di Mariotti e Cilli non ha le gambe per camminare mancando dei pressupposti sia oggettivi e sia soggettivi, non suffragata da alcuna sentenza della Corte dei Conti né da altri atti legislativi. Pertanto alcuna appropriazione indebita vi è stata cosi come  nessun danno erariale è stato commesso dai dipendenti del Comune di San Salvo, che lavorano con grande scrupolosità insieme all’amministrazione al fine di evitare qualsiasi illegittimità.

È un tempo difficile, il più difficile della storia della mia città, e quel che possiamo fare è certamente lavorare con amore, assicurando trasparenza e onestà. Ãˆ diventata una colpa lavorare a tempo pieno per il comune ed essere al tempo stesso liberi professionisti, che rinunciano alle passeggiate in bici e al tempo libero per conservare il proprio lavoro, che - a differenza di chi prende l’aspettativa per fare politica - trova conservato per tutto il tempo della durata dell’incarico? È diventato reato evitare di diventare dei poltronisti della politica? È diventato un reato evitare di vivere per oltre trent’anni a spese esclusiva dei contribuenti, e farsi pagare l’intera propria esistenza dai cittadini senza lavorare un solo giorno della propria vita?

Con grande amarezza tocca constatare che chi ha perduto il consenso popolare, dopo aver rovinato il maggior partito del centrosinistra, gli stessi che vengono invitati da esponenti dello stesso partito a dimettersi «perché non farebbero una lira di danno», oggi pensano di poter avere le luci della ribalta infangando l’onorabilità ed il buon nome delle persone accusandole di un reato gravissimo, per tutelare le quali, oltre che la verità, si è dato incarico ad un avvocato al fine di procedere per l’accertamento di questi fatti calunniosi e diffamatori.
È una politica non di giganti, ma di pulci, fatta da chi ha incassato dal Comune di San Salvo quasi € 56.000,00 di soli contributi  previdenziali, oltre le indennità da sindaco, da consigliere regionale e da Parlamentare e che oggi, mentre le persone si sfamano alla Caritas, beneficiano di diverse pensioni pagate con i soldi di noi cittadini e che hanno indebitato la città per oltre 20 milioni di euro di mutui che ancora paghiamo per 2 milioni  di euro l’anno.

D’altro canto i consiglieri comunali sanno il tempo che dedichiamo con grande passione al comune di San Salvo e sono certa che nessuno di loro ha mai espresso alcuna riserva o addirittura solo pensato che si stesse  compiendo un tale grave reato.
Questi sono i giochetti con cui alcuni hanno diviso e ridotto in frantumi un’amministrazione comunale (quella del sindaco Marchese) e un partito intero, che non  funzionano più.

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