Rilanciamo con piacere l'interessante riflessione di Natalia Di Virgilio, commerciante del centro storico di San Salvo, sull'attuale difficile situazione degli operatori del settore. Il suo intervento è sul blog Il bel tempo curato da San Salvo Adesso!
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È trascorso quasi un ventennio da quando ho iniziato la mia attività nel centro storico come commerciante di prodotti erboristici, ho visto il mio paese traformarsi in una città , ho avuto la fortuna di conoscere altri commercianti che come me hanno creduto nel centro storico e con i quali ho combattuto molte battaglie, per difendere e migliorare le condizioni ambientali, urbanistiche e sociali del cuore cittadino; molti di questi commercianti però, non hanno resistito, nonostante l'amore e la dedizione verso il loro lavoro sono stati costretti a chiudere i loro negozi.
A determinare il fallimento di molte attività , è stata indubbiamente la crisi economica che ha investito l'intero paese, ma non solo, la responsabilità è da attribuire anche all'attegiamento di indifferenza assunto dalle varie amministrazioni comunali che si sono susseguite negli anni, le quali per troppe volte hanno volutamente ignorato i commercianti, riguardo alle condizioni sfavorevoli in cui erano costretti ad operare, come ad esempio i parcheggi insufficienti e la viabilità . L'inevitabile risultato è sotto gli occhi di tutti, viviamo in una condizione di desertificazione, si patisce l'assenza di un'offerta commerciale variegata e di qualità , che instauri un circolo virtuoso di vivacità sociale che si sviluppi in un ambiente accogliente e ospitale.
Purtroppo sono molti gli esempi di locali che invece di ospitare negozi vengono puntualmente occupati da uffici, studi medici e sedi di partito, ciò spegne inevitabilmente ogni curiosità da parte di potenziali clienti. Nei panni di una comune famiglia, che senso ha spendere un pomeriggio a passeggiare in strade senza vetrine, con uffici al posto dei negozi? Al posto dell'auspicato circolo virtuoso ne abbiamo uno vizioso, fatto di cittadini che preferiscono passegiare e fare shopping altrove, nessuna voglia di investire in negozi che rischiano di diventare cattedrali nel deserto.
La questione è, dove intervenire per interrompere questa catena? Da operatrice, sono questi gli argomenti che mi piacerebbe portare al centro di una discussione dalla quale trarre soluzioni e non polemiche. Un altro aspetto che trovo necessario evidenziare è il modo in cui l'attuale amministrazione comunale ha affrontato le problematiche del centro storico nell'ultima campagna elettorale, nel corso della quale, prometteva di risolvere in breve tempo il problema dei parcheggi, la pulizia dei marciapiedi e la rivalutazione di piazza San Vitale.
Mi spiace molto dover constatare che sono trascorsi due anni e la situazione non solo non è migliorata, ma per alcuni versi è evidentemente peggiorata. Mi auguro di essere riuscita ad attirare l'attenzione sul nostro amato centro storico, non solo degli operatori commerciali direttamene coinvolti, ma anche di chi in questo momento dispone degli strumenti necessari per poter far fronte alle questioni da me riportate.