La Confcommercio di Chieti ha condotto nei giorni scorsi un sondaggio tra gli operatori del settore per capire quale intervento è percepito come primario per la riqualificazione del centro storico. Lo studio si è reso necessario dopo che la Camera di Commercio di Chieti ha espresso la propria disponibilità nel finanziare con 70mila euro un progetto che vada in questa direzione.
Ai commercianti (ne sono stati intervistati 44 il 22 aprile scorso) sono state poste tre alternative di possibili interventi:
1. Rimozione struttura piazza San Vitale e contemporanea riqualificazione;
2. Apposizione segnaletica sia verticale che orizzontare, idonea all’individuazione del centro storico e delle relative attività esercenti , ed apposizione tabelle elettroniche orari partenze ed arrivi, presso le fermate autobus, per collegamento centro cittadino e Marina di San Salvo;
3. Predisposizione panchine ed contenitori ceneri e carta nell’area passeggio del centro storico.
19 hanno risposto a favore del primo intervento, 14 per il secondo e 7 per il terzo; 1 esercente non ha risposto, 1 ha messo sullo stesso piano i primi due interventi e 2 ritengono che siano necessari allo stesso modo gli interventi 2 e 3.
Questa la nota di Confcommercio:
«La Camera di Commercio di Chieti ha disposto una dotazione finanziaria di circa € 70.000,00 in favore di alcuni Comuni della provincia di Chieti, da utilizzare per la riqualificazione del centro storico.
Anche il Comune San Salvo è tra i comuni beneficiari di questa provvidenza e finanzierà tale progetto con altre 70.000 euro. Al fine di conoscere quali sono le reali esigenze del territorio e dei commercianti del centro storico di San Salvo, Confcommercio ha delegato un proprio associato, il dott. Mariano Paradiso, ad effettuare un sondaggio tra gli operatori commerciali cittadini con il metodo “porta a porta”, intervistando i commercianti .
Il Centro Storico di San Salvo, un vero gioiello della nostra regione, deve tornare ad essere fulcro della vita cittadina, riferimento sociale, luogo dedicato agli acquisti, ma soprattutto di appartenenza alla propria città».