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Farmaci costosi interviene Mazzocca

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''Siamo aperti al confronto, tanto è vero che si stanno studiando anche soluzioni alternative che, comunque, dovranno andare sempre nella direzione del contenimento della spesa farmaceutica e del rientro nei limiti fissati dallo Stato''. Sono queste le parole dell'assessore Bernardo Mazzocca, responsabile regionale della Sanità, pronunciate nel corso di un incontro, sollecitato dall'Anci Abruzzo, che si è svolto nei giorni scorsi a Pescara, alla presenza dei rappresentanti di Federfarma Abruzzo, dei medici di medicina generale (FIMG) e dei farmacisti ospedalieri e comunali. La questione più spinosa, dibattuta in varie sedi in queste ultime settimane, è l'ormai nota delibera della Giunta regionale, approvata il 2 ottobre scorso, relativa al contenimento della spesa farmaceutica, che ha modificato i criteri di distribuzione di alcune categorie di farmaci particolarmente costose. Non più attraverso le farmacie territoriali, capillarmente diffuse sul territorio, ma esclusivamente presso le strutture ospedaliere della Asl, per risparmiare denaro pubblico, anche a costo di moltiplicare i disagi per i pazienti. Un provvedimento criticato trasversalmente, soprattutto dagli addetti ai lavori e dalle rappresentanze di categoria dei farmacisti, perché considerato penalizzante per le piccole farmacie di paese e causa di disagi per i cittadini, in particolare per i residenti nei centri montani. Proprio dall'Alto Vastese era partita la crociata dei piccoli farmacisti contro le decisioni dell'assessore Bernardo Mazzocca, una protesta amplificata dalla visibilità offertale dalla pubblicazione sulle colonne di questo giornale, primo organo d'informazione regionale ad essersi accorto del problema. Nei giorni scorsi abbiamo dato spazio alle proteste dei farmacisti e ai racconti dei disagi subiti dagli utenti, cioè dalle persone malate per le quali recarsi presso la Asl a ritirare il farmaco, anziché trovarlo comodamente in una delle tante farmacie territoriali, rappresenta un peso ed un disagio maggiore. Pare comunque che la cassa di risonanza offerta dalla stampa abbia sortito qualche effetto positivo, se non altro ha reso di pubblico dominio una problematica di largo interesse, che riguarda in particolare i residenti delle aree montane, di quei piccoli centri lontani anche centinaia di chilometri dagli ospedali, e si nutrono ora addirittura speranze che l'assessore competente possa ritirare o modificare la delibera in questione. Francesco Bottone
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