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Appuntamento con lo sport: il Kartodromo Pista Fluida

Questa settimana tocchiamo la parte motoristica della città

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Abbandoniamo dunque la pista da ballo per passare ad un luogo che sa di benzina e di rumori assordanti. Nel paddock, tra le gomme, le taniche e i Go-Kart abbiamo provato a comprendere meglio le caratteristiche delle gare in pista con il proprietario della struttura Felice Fabrizio.

L’intervista
 

Questa è una struttura presente ormai da diversi anni e credo che, un po’ tutti, hanno provato almeno una volta l’ebrezza di questa pista. Cominciamo dalle origini: quando e come nasce in te l’idea di creare il kartodromo?
Esatto, l'idea risale al 1993 ma abbiamo cominciato la costruzione solo nel '97 dopo diverse indagini di mercato. Tutto è nato un po’ per gioco perché ho provato, alla zona industriale, un go-kart di 100 cc di cilindrata a presa diretta quindi senza le marce. Quella prima esperienza mi ha così entusiasmato che ho deciso di sfruttare questo terreno, che avevo acquistato per investimento, proprio per costruirci la pista. La cosa fondamentale è che volevo creare una zona sicura dove ci si potesse divertire con questi mezzi così scattanti. Poi da subito ho cercato di inserirmi nel circuito delle competizioni in cui sono rimasto fino al 2008 con il karting club.

Passando alle attività attuali, quali sono i servizi che il kartodromo offre? E c’è un’età minima per girare?

Attualmente offriamo la possibilità di noleggiare sia i kart che la pista. Inoltre i bambini possono cominciare a girare dall’età di sette anni con dei motori più piccoli che non permettono di raggiungere velocità troppo elevate anche perché è comunque un primo approccio con un mezzo spinto da un propulsore. Queste ‘macchine’ montano un motore di 100cc quattro tempi. Al contrario per quanto riguarda gli adulti questi possono girare con kart di 200cc sempre quattro tempi. Ovviamente le macchine a noleggio non hanno nulla a che fare, in termini di prestazioni, con quelle preparate da gara. Infine ci sono anche privati che girano con i propri mezzi affittando l’intera pista non solo con i go-kart ma qualche volta ho accettato anche ragazzi con mini moto (miniGp e Mini Motard).

Nel caso dei privati si possono lasciare i mezzi qui oppure bisogna trasportarli costantemente?
I privati possono lasciare i propri kart tranquillamente qui perché comunque abbiamo la possibilità di deposito. Tuttavia la manutenzione è sempre a carico del proprietario.

A proposito di manutenzione ci sono accorgimenti particolari per via della componentistica oppure chiunque può più o meno, con un minimo di praticità, può occuparsi della cura del mezzo?
In generale chiunque, con un minimo di manualità, può condurre la manutenzione ordinaria, chiaramente poi con la passione e l’interesse nel settore si comincia a capire sempre meglio dove e come mettere le mani. Una cosa importante è che l’elettronica è quasi del tutto assente, le componenti del mezzo sono ‘tradizionali’ e quindi di tipo meccanico. Questo aspetto indubbiamente affascina ancora di più chi pratica questo sport perché sente interamente suo il go kart.

Se qualcuno volesse cominciare come può fare?
Innanzitutto bisognerebbe provare con un kart da noleggio per capire se c’è l’interesse e magari l’eventuale passione. E' necessario partire dal presupposto che si può sentire la massima adrenalina correndo il minimo rischio, inoltre, come accennavo poco fa, il kart da competizione è tutt’altro mondo rispetto a quelli che vengono noleggiati. È un po’ come paragonare un cavallo purosangue ad uno da passeggio. Poi è chiaro che, nel caso nasca la passione, la cosa ideale sarebbe acquistare il mezzo, tuttavia bisogna tener sempre presente l’aspetto economico visto che è uno sport estremamente dispendioso.  Posso dirti che, per acquistare un kart, servono almeno 1000€ per prendendo un mezzo di ‘basse’ prestazioni. Poi è un discorso molto simile a quello delle macchine vere e proprie visto che si possono prendere kart a poco prezzo con motori sfruttati poco o tutto il contrario. In genere però, per un kart di buon livello, sono necessari almeno 3/4000 euro.

Poi ci sono altri costi di gestione immagino.
Esattamente, comunque va considerata la manutenzione ordinaria e ‘straordinaria’ nel senso che per partecipare alle gare ed ottenere dei risultati, il motore deve sempre essere al massimo dell’efficienza così come le gomme. Per questo il propulsore andrebbe preparato e messo a punto evento per evento mentre, per le gomme, bisogna considerare di utilizzarne almeno due o tre treni per manifestazione giacchè, per capire come si comporta il kart sulla pista, bisogna provarlo al massimo della condizione anche nei giorni antecedenti alla gara. Inoltre bisogna considerare il costo dell’iscrizione alle competizioni e il trasporto verso le piste. Però se c’è la passione anche questi costi vengono fatti quadrare; inoltre penso che la cosa più bella sia la possibilità che questo sport da a genitori e figli di condividere insieme tantissimo tempo. Infatti il genitore nel momento in cui decide di far avvicinare il figlio alle corse deve sapere che i week-end saranno tutti occupati dalle competizioni che si tengono in giro per la regione o per l’Italia. È una vita da ‘nomade’ in un certo senso che però a molti, anzi moltissimi, piace.

Per partecipare a queste gare si può andare da soli o è necessario avere una squadra dietro?
Da soli non si può prendere parte alle gare ma è necessaria l’affiliazione ad una delle federazioni che gestiscono gli eventi che si suddividono in base alle diverse categorie. In genere il pilota si associa attraverso il karting club che funge da scuderia. Il numero di enti in questi ultimi anni è aumentato con l'intento di voler abbattere i costi ma, a mio avviso, senza risultati troppo soddisfacenti. Le piste poi vengono divise in categorie organizzate in base alla loro lunghezza. Infine ti posso dire che i costi organizzativi delle competizioni sono praticamente tutti a carico della struttura che ospita l’evento. Vien da se che meno piloti vengono a gareggiare meno guadagno c’è se, il grosso rischio, in questi casi, è anche quello di doverci rimettere del denaro, visto che ci sono da pagare cronometristi, giudici, tecnici, dottori etc.

La pista che avete qui che caratteristiche ha?
Dunque, il nostro circuito è lungo 739 metri con una sede stradale larga 8 metri. Per poter essere un tracciato apprezzabile ha comunque bisogno del giusto compromesso tra la parte del rettilineo e del misto. Chiaramente è difficile costruire un circuito con un rettifilo lunghissimo e aggregarci una parte di curve divertenti perché avrebbe una lunghezza smisurata. Quindi tutto deve essere rapportato in base allo spazio totale a disposizione. Per quanto riguarda noi, un giro con uno dei nostri kart dura all’incirca 50 secondi mentre in gara i piloti riescono a concludere una tornata anche in 34 secondi, come vedi torniamo al discorso della evidente differenza tra il noleggio e la competizione. Noi potremmo ospitare competizioni regionali e nazionali ma no internazionali anche perché per quelle è importante la grandezza del paddock circostante alla pista.

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