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«Il lavoro è dignità»

Parole di don Claudio Pellegrino all’incontro Job Act presso l’oratorio

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Il 29 aprile presso l’oratorio San Giuseppe è stato illustrato la riforma delle leggi sul lavoro. Moltissimi giovani erano presenti all’evento.

Andrea Bonanni Caione ha affermato che questa riforma ridisegna tutto il diritto del lavoro. Le norme del codice civile in materia del lavoro hanno la funzione di creare un meccanismo di equilibrio tra il potere contrattuale del datore di lavoro e quello del lavoratore.
Gli articoli della costituzione considerano il lavoro come un fondamento della Repubblica e affermano il principio di un diritto a un lavoro dignitoso per tutti. Le leggi della Comunità Europea in materia del lavoro pongono l’attenzione sulla competitività.
Ogni riforma del lavoro deve necessariamente cercare di contemperare questi aspetti. Da un sacco di tempo la Comunità Europea ha chiesto all’Italia di cambiare la normativa sul lavoro perché poco competitiva. La riforma del lavoro prevede, in caso di licenziamento, il reintegro nel posto di lavoro solo in determinati casi e un risarcimento danni. Lo scopo della riforma è quello di arrivare a un sistema di flex- security (datori di lavoro possono licenziare e lavoratori subito si ricollocano altrove). Solo il tempo potrà dire se questo nuovo sistema funziona.

Enrico Tancredi ha illustrato i nuovi ammortizzatori sociali che entreranno in vigore il primo maggio. Chi perde il lavoro e ha almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni, avrà diritto ad un sussidio pari alla metà delle settimane per le quali si sono versati contributi. L'erogazione della Naspi è condizionata alla partecipazione del disoccupato a iniziative di attivazione lavorativa o di riqualificazione professionale. In via sperimentale per quest'anno l'assegno di disoccupazione mensile che verrà riconosciuto a chi, scaduta la Naspi, non ha trovato impiego ed è vicino al pensionamento o ha minori a carico.

Don Claudio Pellegrini ha affermato che la riforma potrà in qualche modo funzionare solo se si verificano tre condizioni: la ripresa economica, giovani si devono dar da fare e evitare le demagogie. Al centro di ogni azione ci deve essere l’uomo. I contratti di solidarietà partono dal concetto di lavorare di meno ma lavorare tutti. Un azienda della Val Di Sangro è sopravvissuta proprio grazie a questi contratti. Prima si andava verso la precarietà oggi si cerca di andare verso la flessibilità. Il lavoro è un diritto. Papa Francesco ha affermato che «il lavoro è dignità»: ogni lavoro, anche il più umile, è dignitoso perché fatto dall’uomo.
È importante  fare tutto con competenza, passione e professionalità. Bisogna prendersi cura del proprio lavoro. Spesso i lavoratori inviano certificati falsi o svolgono male le loro mansioni. Questo non è bene. Una volta gli abruzzesi erano visti come persone laboriose e oneste. La persona che lavora perfeziona se stesso.
Il lavoro è per l’uomo e non l'uomo per il lavoro. Il rispetto della domenica serve all’uomo proprio per questo motivo.
La parabola del buon samaritano è applicabile alla società e al lavoro in maniera ambivalente: se funziona il lavoro funziona anche la società e se funziona la società funziona il lavoro.
Al centro della persona ci deve essere l’uomo.

Il moderatore Liberatoscioli ha concluso l’incontro invitando altri giovani a iscriversi al programma Garanzia Giovani e a seguire in maniera diretta (senza delegare mamme e nonni) l’intera procedura. Capita spesso che «le mamme chiamano e i figli dormono».

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