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'Preghiera' inascoltata: abbattuto il pino di via Maristella

«Noi cittadini di San Salvo Marina non coinvolti»

redazione
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Niente da fare, il pino di via Maristella è stato abbattuto per far posto alla pista ciclabile. Il grande albero era un po' il simbolo di quell'angolo della marina e alcuni cittadini avevano chiesto di salvarlo (leggi).

Adriano Maci - uno dei residenti che ci aveva contattato - ora esprime tutta la sua amarezza per quanto accaduto e per quella che lui definisce mancanza di ascolto dell'amministrazione nei confronti degli abitanti di San Salvo Marina.

«Come ampiamente prevedibile - ci scrive Maci - il pino di San Salvo Marina è stato abbattuto, non si è avuta alcuna pietà, il dado era stato tratto, impossibile tornare indietro. Naturalmente il pino di via Maristella era il simbolo di un modo di trattare il territorio, il paesaggio e l'ambiente senza alcun rispetto per il loro valore. Ogni intervento sul territorio dovrebbe essere armonizzato nel contesto nel quale si intende realizzarlo. La pista ciclabile non puo essere realizzata a spese di decine di pini, lecci e frassini, la fase di progettazione doveva prendere in considerazione soluzioni che fossero meno deleterie per tante piante. La storia non insegna nulla, anche il vecchio tratto di pista era stato realizzato a spese del verde di San Salvo Marina, pensavamo di aver già dato abbastanza e invece no, non è stato sufficiente.

San Salvo Marina, in termini di verde, quest'anno ha pagato un grosso tributo a causa dal vento forte con interventi di eliminazionne di piante divelte e... non solo (forse il Comune avrebbe dovuto vigilare di più sulle piante che effettivamente necessitavano di essere abbattute), risparmiare qualche pianta nella realizzazionne della pista non sarebbe stato un male!

Alla fine quando la pista sarà realizzata ci si dimenticherà di quello che è costata in termini di verde e le piante eliminate saranno solo uno sbiadito ricordo nella memoria di qualcuno! Ma forse è proprio questo lo scopo del silenzio della nostra amministrazione sui problemi sollevati dai cittadini della Marina, specialmente quelli in campo ambientale, vedi il caso della raccolta differenziata (leggi), dei servizi igienici del lungomare, dei rifiuti di spiaggia sepolti sotto la particella 18 (area retrostante il parcheggio sterrato sul lungomare limitrofo alle Nereidi), senza dimenticare le condizioni da terzo mondo nelle quali vivono gli ambulanti per settimane sul lungomare (altro che profughi al B&B!).

Credo di intrepretare il pensiero di molti residenti dicendo che ci farebbe piacere essere coinvolti nelle scelte amministrative che riguardano il nostro quartiere, non vogliamo essere considerati solo come un luogo ad uso e consumo di un turismo che francamente a noi residenti lascia solo tanta spazzatura e tanto caos; vorremmo essere ascoltati e vorremmo ricevere anche risposte, fossero anche negative, il rispetto di chi domanda con rispetto, si manifesta attraverso le risposte, ripeto anche quando queste sono negative».

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