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San Salvo e Vasto in prima linea per il potenziamento della stazione ferroviaria

redazione
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«Basta guardare il piazzale per rendersi conto dell'abbandono della stazione». Ha esordito così questa mattina il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca nella conferenza stampa tenutasi davanti all'ingresso della stazione ferroviaria Vasto - San Salvo: appuntamento congiunto dei Comuni di Vasto e San Salvo per denunciare l'assenza di servizi.

«In passato siamo stati anche al ministero - ha continuato il primo cittadino sansalvese - ma alle rassicurazioni non c'è stato nessun seguito. Oggi Trenitalia dice che non ci sono i numeri, ma se non ci sono è perché la stazione è già stata depotenziata».

Attualmente da Vasto - San Salvo partono circa 15mila utenti al mese che hanno a disposizione per le lunghe percorrenze solo gli Intercity. I Freccia Bianca fermano solo a Pescara e Termoli. Probabili investimenti - dice Trenitalia - partiranno solo dal 2020.

Interventi migliorativi, però, sono attuabili già ora: «Attualmente - ha detto Tiziana Magnacca - siamo ancora con i treni che fermano in tutte le fermate; per raggiungere Milano c'è bisogno di 7 ore. Adesso si potrebbe intervenire redistribuendo le fermate. Chiediamo un impegno concreto anche alla Regione, perché non si può pensare di investire nel turismo se la stazione è all'abbandono».

Il sindaco di Vasto Vincenzo Sputore (subentrato al dimissionario Luciano Lapenna) ha sottolineato l'allineamento dell'amministrazione vastese sulle stesse posizioni di San Salvo. «Questi sono problemi sentiti anche da Vasto - ha detto - Ho già sentito la Regione e Camillo D'Alessandro sarà qui a breve».

Infine, il presidente del consiglio comunale Eugenio Spadano ha aggiunto: «Il Vastese non può restare confinato solo a causa della distanza da Pescara. Nelle Marche ci sono tre fermate per i treni veloci. Qui d'estate le persone triplicano».

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