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I giochi abbandonati dai bambini

La villa comunale in uno stato di abbandono desolante e desolata

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C’è il centro di una città costituito dal municipio, dalla chiesa, dalla farmacia.

Poi ci sono le scuole ed i giardini, luoghi dove i cittadini trovano ristoro e giovamento, dove madri e figli dovrebbero poter passare del tempo, gli uni sollevati dalle attenzioni degli altri.

A San Salvo, invece, la villa comunale è un luogo di passaggio, nel quale transitare per recarsi da un luogo all’altro, magari in un percorso in ombra. E’ per questo forse, che versa in uno stato di abbandono.

Non parliamo del suo verde, bello e rigoglioso, egregiamente curato da una cooperativa sociale, ma vi è una totale assenza di voci di bambini, di urla di madri. I pochi giochi sono si in uso ma a consumo di adolescenti in cerca di “tranquillità”.

I bambini sono una visione sporadica e temporalmente limitata in questi luoghi. Ne abbiamo trovati alcuni che ci hanno raccontato di come i grandi bruciano ed imbrattano i loro giochi, le foto in allegato sono fatte da loro, mostrano ciò che vedono mentre giocano.

Alla villa inoltre, c’è un chiosco. Venne inaugurato nel 2008 e dato in gestione, è chiuso da poco più di un anno. La struttura già presenta evidenti danneggiamenti.  Alcuni problemi “tecnici”, costrinsero i gestori a chiudere, ad oggi versa in una stato di abbandono, un luogo che potrebbe essere utile presidio della zona e crocevia di talenti ed immaginazione.

Ora anche la scuola media che governa mastodonticamente il luogo, è chiusa e lo resterà per un anno intero. I giochi sono danneggiati da scritte e lesionati da evidenti bruciature. La manutenzione comunale è dovuta intervenire più volte per riparare lo scivolo grande, la cui cupola è stata più volte divelta e trovata a terra. Il percorso dei diritti dei bambini inaugurato in pompa magna la scorsa primavera è scomparso, vi sono stati lasciati solo un paio di cartelli a testimonianza dell'evento. I riflettori si sono spenti, dopo l'ennesima polemica politica su dove posizionare una scultura.

Rimangono, gli atti vandalici ad opera di teppistelli, che hanno la possibilità di governare una parte di territorio, grazie alla mancanza di un controllo prima di tutto genitoriale, ma soprattutto istituzionale.

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