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“Quando una storia ti bussa alla porta non puoi non raccontarla”

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Venerdì 2 ottobre presso la libreria Volta la Pagina di via Palermo, si è tenuta la presentazione del libro dal titolo ‘L’estate del cane bambino’ di Mario Pistacchio e Laura Toffanello, intervento introdotto da Miriam Salladini.

È questo un romanzo a quattro mani in cui gli autori stessi non distinguono quanto scritto dall’uno e dall’atro. Ciò è stato reso possibile dall’intimità, umana, spirituale e materiale che vivono anche come coppia nella vita.

Il libro è il frutto del lavoro di “quattro anni” nel corso dei quali gli autori si raccontavano oralmente la storia e studiavano i posti dove era ambientata la storia parlando con le persone del posto e consultando biblioteche .

Il germe del romanzo è stato un sogno fatto da Laura: una banda di ragazzini a lei sconosciuti e che vivevano in un’altra epoca e che si divertivano a palleggiare un pallone; a un certo punto si mettono in cerchio, si passano il pallone e a un certo punto uno di quei ragazzini diventa un cane.

Si sono susseguite molte stesure e quella definitiva è arrivata quando nessuno dei due aveva annotazioni da fare; a quel punto sembra quasi che il libro sia stato scritto da qualcun altro.

Il romanzo è un testo di formazione con un’anima noir che viene consigliato dagli esperti dai 14 anni in su; è alla terza ristampa e ha già avuto tantissimi riconoscimenti.

La storia è ambientata nel 1961 a Brontolo, una zona molto povera e dove c'era un unico televisione per l’intero paese. Qui basta un pallone per divertirsi: questi ragazzi simulano la grande partita Inter- Iuventus e non manca il ragazzino che oltre a giocare fa la telecronaca della partita stile Sandro Ciotti. Uno dei ragazzi è costretto sempre a portarsi dietro il fratellino più piccolo che viene considerato una sorta di palla al piede. A un certo punto questo bambino si allontana per fare la pipi e non torna più. Da quel momento la vita di quei ragazzi e dell’intero paese viene segnato dalla sofferenza: quei ragazzi perdono quella spensieratezza tipica di quell’età e dopo aver vagliato tutte le possibili cause di quella scomparsa comincia a prender piede l’inverosimile: l’incarnazione in un cane.

Mario e Laura hanno affascinato i ragazzi, i genitori e i nonni intervenuti  presso la libreria Volta la Pagina di via Palermo. Era un vero piacere sentirli parlare del libro (hanno effettuato delle letture animate di alcune pagine del libro, raccontato stralci del romanzo con i vari risvolti socio culturali), della scrittura come un lavoro di artigianato che seppur fantastico ha sempre bisogno di un rapporto costante con la realtà, di come la maggior parte delle volte sono le storie stesse che ti bussano e non si può far a meno di non raccontarle, e l’intimità raggiunta per poter scrivere un romanzo a quattro mani. Quando si scrive per passione, una volta terminato il lavoro può capitare che ci si dimentica quello che si è scritto.


Laura e Mario sono già a lavoro per una nuova opera a quattro mani.

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