In data 12 novembre presso la "Porte de la Terre" si è tenuto il Consiglio comunale per esaminare le criticità presenti nel Distretto sanitario di San Salvo .
Il presidente del Consiglio, Eugenio Spadano, ha aperto i lavori enumerando una serie di esigenze del distretto sanitario di base. Il distretto sanitario di base di San Salvo abbraccia un bacino di utenza di circa 5o.ooo utenti tra gli abitanti di San Salvo e del suo interland. È bene unificare le due strutture quella del vecchio poliambulatorio e quella della nuova sede del Dsb. Inoltre il nuovo Il distretto dovrebbe dotarsi di una serie di attrezzature come: l’olter pressorio e cardiologoco, un ecografo, la Moc. I costi complessivi non sono importanti nel suo complesso (circa duecentomila euro) ma sono molto importanti per gli utenti che spesso devono richiedere queste prestazioni fuori.Il servizio radiologico è sotto dimensionato soprattutto da un unto di vista del personale. L’attuale tecnico non può refertare e bisogna rivolgersi a un altro professionista. Bisognerebbe altresì ripristinare il consultorio materno / infantile , oculistica, geriatria, psicologa, fisioterapeuta.
Il sindaco Tiziana Magnacca ha definito un motivo di orgoglio l’uscita della Regione Abruzzo dal commissariamento e si auspica che San Salvo divenga una locomotiva del sistema sanitario così come lo è stato a livello industriale ne periodo del boom della Siv e della Marelli.
Il consigliere Arnaldo Mariotti ha sottolineato la positività di un consiglio comunale che ha visto concordi maggioranza e opposizione. Il territorio sanitario di San Salvo h a le capacità e le risorse per autogovernarsi.
Domenico Di Stefano ha evidenziato che la salute rientra tra i diritti costituzionali ma che a volte si verifica un estrema fatica ad affermarli. In mattinata un vecchietto gli ha riferito che per una prestazione sanitari doveva aspettare il 2017. A San Salvo c’è carenza di personale e in particolare in un bacino di utenza così ampio ci sono solo tre infermieri. Non si chiede uno specialista tutti i giorni ma uno specialista ogni giorno.
Tonino Marcello ha chiesto a Paolucci di definire un elenco di servizi che potranno essere attivati a San Salvo, definendone anche date e scadenze.
Gabriele Marchese ha sottolineato l’importanza di fare un progetto sanitario per San Salvo che tenga conto delle peculiarità del territorio. Non è possibile far aspettare le persone anziane tre ore per farsi semplicemente timbrare una ricetta o effettuare una prenotazione. Si parla di un nuovo ospedale, ma prima bisogna mettere in atto delle azioni che ottimizzano quello che già si ha. Bisogna trovare una strategia logistica per ridurre i tempi di attesa e le file al cup.
Nicola Argirò ha paragonato il Consiglio comunale do oggi come uno dei più importanti da venti anni paragonandolo a quello sulla nube tossica. È auspicabile che il consiglio comunale sia visibile anche in streaming.
Al Consiglio comunale era presente anche il presidente della commissione Sanità Mario Olivieri che ha visto una San Salvo che funziona grazie a un ottima amministrazione e a un ottima opposizione. Il fatto che tutti sono concordi nel condividere la stessa visuale è un fatto positivo. L’entroterra è difficile raggiungere per cui è necessario ripensare un distretto in base alle esigenze del territorio. Pagare le erogazioni per gli utenti del distretto che si rivolgono a strutture come al Medical Center comportano dei costi per la Regione. A questo punto tanto vale utilizzare quei fondi per rafforzare i servizi del territorio.
Infine Silvio Paolucci ha risposto ai quesiti dei consiglieri intervenuti. La regione si sta muovendo verso una Asl unica per evitare duplicazioni di costi e servizi nell’arco di pochi chilometri. Si andrà verso una filiera da ripartire in “bacini” che possano meglio rispondere alle esigenze territoriali. Molta importanza verrà data alla prevenzione anche in prospettiva dell’invecchiamento demografico della Regione. Nella sanità l’organizzazione è tutto. Una falla del sistema sanitario regionale è rappresentato dall’incapacità di soccorrere un uomo in pericolo di vita entro i diciotto minuti. L’assessore ha imputato le lungaggini delle prenotazioni alla non corretta compilazione delle ricette e al fatto che spesso sui prenotati spesso se ne presentano solo il 40%. Per favorire il raggiungimento degli obiettivi si sta percorrendo la tecnica del rischio di licenziamento per i direttori generali che non rispettano le tabelle di marcia affidate. Sul discorso della valutazione delle due sedi a San Salvo si è riservato di effettuare un’analisi della situazione.
Un nuovo appuntamento è fissato tra qualche mese per verificare lo stato degli impegni presi con la cittadinanza.