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"Il dolore non cura la malattia" la Bcc presenta il "Calendario 2016, Insieme per guarire il dolore"

In collaborazione con l'ISAL per la ricerca sul dolore, il nuovo impegno della Fondazione BCC

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La BCC della Valle del Trigno, questa mattina ha presentato il "Calendario 2016, Insieme per guarire il dolore", realizzato in collaborazione con la Fondazione ISAL che compie ricerca e divulgazione sulle terapie contro il dolore.

Un impegno importante quello che la BCC, attraverso la sua fondazione, ha intrapreso quest'anno, si perchè il progetto non si limiterà alla stampa e alla divulgazione del calendario 2016, ma saranno intraprese una serie di iniziative di formazione e divulgazione, perchè come ha affermato il presidente Nicola Valentini, "il benessere di un territorio passa innanzitutto dalla salute dei propri abitanti, per questo abbiamo voluto impegnarci nel diffondere la conoscenza delle possibilità di cura del dolore".

Presente anche Gianvincenzo D'Andrea, vicepresidente della ISAL, che ha illustrato i dati sconfortanti riguardanti le terapie del dolore in Italia. Il nostro Paese risulta essere agli ultimi posti in Europa, nel consumo di oppiacei, utilizzati appunto nella terapia del dolore, mentre il consumo dei cosiddetti farmaci fans (antiinfiammatori), è dieci volte maggiore rispetto agli altri Paesi europei.

Una vera e propria dipendenza, che porta con il tempo ad un aumento dei rischi per la salute, oltre ad un aumento esponenziale della spesa farmaceutica. Si pensi che dieci fiale di morfina hanno un costo di 1,50 euro, mentre una confezione di fans ha un costo tre volte maggiore. Ciò da la misura del perchè la terapia del dolore non abbia ancora preso piede in Italia, bloccata dai pregiudizi di possibili dipendenze o da case farmaceutiche più interessate ad incentivare l'uso di farmaci tradizionali. Troppo spesso si finisce così per "punire", con la mancata cura del dolore i malati in fine vita o neoplastici o cronici, pensando che sia inevitabile.

In Italia è la Legge 38 del 2010, ad aver introdotto disposizioni per garantire ai cittadini l'accesso alle cure del dolore. In provincia di Chieti sono tre i centri di riferimento, presso l'ospedale di Chieti, l'ospedale di Lanciano e l'ospedale San Pio di Vasto, le cure sono prestate come altre cure specialistiche dal Servizio Sanitario Nazionale.

Il dottor Antonino D'Ercole medico anestesista dell'ospedale San Pio, ha portato questa mattina il racconto della sua esperienze sul campo. Troppo spesso si fa ricorso a fans nella cura delle più comuni forme di dolore (di schiena, articolari, cervicali), quando basterebbe far ricorso alla terapia del dolore, meno invasiva e certamente più efficace. Presso il San Pio, lavora una equipe che fa capo al dottor Francesco Amato, (ogni informazione sarà reperibile al numero 0873 308580).

La Fondazione BCC intraprenderà nel corso del prossimo anno dunque, una serie di iniziative, tese innanzitutto alla divulgazione di tali pratiche e alla formazione del personale medico ed infiermieristico, con l'intenzione di attivare dei Punti di Ascolto attivi.

 

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