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Una sospetta telefonata in tempo di guerra

I racconti di Nicolina Cilli

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Le forze armate americane facevano sapere ai due amici furboni, che presto avrebbero bombardato Moscufo.

“Vero?”

In tempo di guerra si crede a tutto, specie a due amici che volevano salvare la popolazione. 

Io, Anna, Vera e zio Giuseppe, stavamo davanti alla casa attendendo che mia madre e zia Giselda tornassero dalla messa di esequie di un funerale, tutto ad un tratto vedemmo zia Giselda e mia mamma in prima fila, correre dalla piazza a fuoriporta con un grande corteo di donne spaventate. 

Zia Giselda sembrava un eroe del risorgimento che combatteva nelle barricate, portando in salvo la popolazione. Al corteo patriottico mancava solo la bandiera!

Tutte si fermarono davanti alla casa di Dora e Pasquale, per decidere con i rispettivi mariti in che direzione andare per mettersi in salvo. 

Verso Salvaiella no, perché c’era il deposito di munizioni; al bivio nemmeno perché era occupato dalle camionette dei tedeschi; in paese era impossibile restare perché doveva essere bombardata e l’unico posto dove sfollare restava la contrada Senarice dove avevamo anche amici accoglienti. 

Il povero prete che diceva la messa non rivolto verso il popolo come oggi, ma verso il tabernacolo, quando si girò per dire: “ite misse est”, vide la chiesa vuota. 

Si tolse i paramenti sacri e uscì in piazza per sapere cosa era successo e….trovò Aldo e don Augusto che chiedevano aiuto per un loro scherzo ben riuscito e si resero conto che la paura in certi casi fa proprio ‘90 di febbre. 

Il prete si recò a fuoriporta, spiegò ogni cosa e i moscufesi “brava gente accolsero lo scherzo col sorriso e ringraziarono al Divina Provvidenza per lo scampato pericolo. 

Per puro caso, dopo pochi minuti una squadriglia di bombardieri americana, passò sul nostro cielo per recarsi a Gioia Del Colle dove veramente andavano a bombardare.

Per radio si seppe delle devastanti notizie e nella mente di tutti restò un grande dubbio!! E se i due amici dicevano la verità? Non dobbiamo prendere alla leggera notizie di guerra….

Mormorii, paure, diffidenze, dubbi… e se poi era tutto vero?

La guerra è guerra, bisogna sempre preparati a tutto …

Forse quella notte con tanti dubbi sui giochi del destino non presero sonno neanche l’ufficiale forestale e il suo postino.

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