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Pilkington, contratti di solidarietà fino ad agosto 2016

Contratti di solidarietà e mobilità tutto confermato fino ad agosto 2016

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E' Gianni Melilla a presentare una Interrogazione Parlamentare al Ministro del lavoro Giuliano Poletti, in merito al caso sollevato dal Presidente della Pilkington Graziano Marcovecchio (leggi), inerente la proroga degli ammortizzatori sociali.

Nel settembre 2015, la Pilkington presentava 120 esuberi, che vennero gestiti firmando un accordo con le RSU, per i cosiddetti contratti di solidarietà. Per tutto il 2015 chi è stato coinvolto da questi contratti percepiva il 70% dello stipendio, dal 1 gennaio 2016 percepisce il 60%, fino al 31 agosto 2016. E' di questo 10% che si chiede conto, imputato in tutta Italia solo ad un'azienda, l'Ilva di Genova. Sempre nel settembre 2015 venne stabilita la possibilità per 70 lavoratori alla mobilità, al 31 dicembre circa 20 lavoratori ne hanno usufruito. 

Unico reale allarme dunque una decurtazione dello stipendio del 10%, per 120 lavoratori che per salvaguardare il proprio posto di lavoro hanno optato per i contratti di solidarietà. Di seguito l'interrogazione del deputato di SEL:

 

Al Ministro del Lavoro

Per sapere – premesso che:

L'area industriale di San Salvo (provincia di Chieti) è tra le più dinamiche del nostro Paese e dell'Abruzzo in particolare, e ospita aziende che danno lavoro a migliaia di lavoratori; - in particolare la Pilkington con le aziende satellite, è la più grande fabbrica di vetro per auto del mondo, con 2000 dipendenti più 700 nell’indotto, e rappresenta in questo settore una eccellenza tecnologica.

Apprendiamo a mezzo stampa dell'appello del Presidente di Pilkington Italia spa, che in una nota sottolinea come senza contratti di solidarietà, almeno 70 dipendenti rischieranno di perdere il posto di lavoro. I contratti di solidarietà tutt'ora in corso alla Pilkington sono stati negli ultimi due anni un importante strumento di gestione dell'attuale crisi industriale e produttiva.

Si discute oggi di possibili integrazioni salariali ai contratti di solidarietà difensiva, in essere prima della riforma sugli ammortizzatori sociali dello scorso 24 settembre, e rese a favore di alcune società e gruppi in Italia, con il riconoscimento, dell’integrazione del 10% supplementare.

La legge di Stabilità 2016, appena approvata, non ha legiferato per il prolungamento dell’integrazione salariale elevata al 70% invece che al 60%, nemmeno per i contratti in essere e stipulati ante-riforma. E' da tutti riconosciuto che la solidarietà è un valido processo che consente di continuare a difendersi contro il perdurare di condizioni economiche di tutti i mercati non ancora ottimali, evitando rilevanti uscite dal mondo del lavoro di forte impatto sociale, nonché di ripartire su tutti i lavoratori i sacrifici di lavorare anche meno ma cercando di lavorare tutti.

L'appello del Presidente della PIlkinton è sostenuto naturalmente dalle Rsu che sottolineano come la Pilkington e tutte le altre Aziende italiane che si trovano in questa situazione, avranno serie difficoltà a gestire le eccedenze di manodopera.

Se non intenda adoperarsi per rifinanziare l’integrazione supplementare del 10% dei contratti di solidarietà onde evitare ingenti perdite di posti di lavoro, soprattutto in una fase di grave crisi occupazionale del nostro Paese.

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