Sull'aumento dei canoni consortili ad opera del commissario del Consorzio di Bonifica Giampiero Leombroni, prima di lasciare la sua carica (leggi), interviene il presidente dell'Eurortofrutticola del Trigno Nicolino Torricella, che riunisce circa 1000 soci, che operano quotidianamente in agricoltura.
"Il Consorzio di Bonifica ha deciso, senza consultare le associazioni di categoria che rappresentano tutta l’utenza consorziata, di aumentare i canoni consortili con una delibera approvata dal Commissario Giampiero Leombroni lo scorso dicembre.
Già dalla scorsa settimana sono giunte agli agricoltori le prime cartelle di pagamento, che registrano un aumento di oltre il 50% dei canoni, una misura che non può trovarci d’accordo.
Le numerose carenze che riguardano tutti i servizi prestati dal consorzio negli ultimi anni e particolarmente lo scorso anno, con continui allagamenti dei terreni, alternati a carenze idriche, rendono incomprensibile a tutti i consorziati i motivi per cui si chiede questo aumento. L’ostruzione dei canali, inoltre, vanifica anche le opere migliorative che i nostri soci hanno apportato ai propri fondi.
Il Consorzio ha incentrato la propria attenzione sulla diga di Chiauci, un’opera assolutamente importante per il futuro di tutta l’agricoltura del vastese, ma la sua ultimazione non può porre agli argini dell’azione consortile l’ordinaria manutenzione, che di fatto garantisce i nostri raccolti.
Non chiediamo di non pagare ma di farlo per servizi che ci vengono resi. Oggi ciò non accade.
Si riconsideri dunque l’opportunità di tali aumenti, ma soprattutto si torni a dialogare con chi di agricoltura vive e lavora, prima di assumere decisioni che vanno ad appesantire ulteriormente il carico economico su un settore in difficoltà .
Gli agricoltori sono gente abituata al lavoro e alla soluzione dei problemi, sopperendo molto spesso in passato ai disservizi pagati ad altri lautamente, ma gente non abituata ad essere presa in giro.
Attendiamo risposte e azioni concrete, che annullino gli aumenti e giustifichino con servizi reali i canoni consortili già pagati in passato".