Si è tenuto questo pomeriggio un tavolo tecnico, tra il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, Marco Mari e le RSU Denso con il commissario dell'Arap Giampiero Leombroni, a Pescara.
I problemi posti dal sindaco e dai sindacati presenti, sono le condizioni di degrado della zona industriale, che stanno comportando forti disagi per lavoratori e fruitori dell'area. Il problema venne sollevato dai lavoratori, per il persistere della mancanza di illuminazione sugli snodi viari e sui maggiori viali di accesso all'area industriale e sulle condizioni delle pensiline di attesa delle linee urbane. (leggi)
Sul tavolo il sindaco ha posto anche, la mancanza di manutenzione delle aree verdi, a cui spesso suppliscono le aziende, nonostante paghino un canone consortile.(leggi)
Infine il sindaco ha chiesto di tornare a porre l'attenzione sull'autoporto, un'opera di fatto terminata, la cui ultimazione, potrebbe porre rimedio ai diversi disagi che quotidianamente gli autotrasportatori della nostra area industriale devono subire, costretti a stanziare in aree non adeguatamente attrezzate, provocando anche il degrato indiretto di tali luoghi.
Il commissario Leombroni, ha affermato il sindaco Tiziana Magnacca, ha recepito tutte le istanze presentate, facendosi carico delle richieste ed impegnandosi a svolgere un sopralluogo, per avere ben chiare le criticità illustrate dal sindaco giunta con l'assessore alle attività produttive Oliviero Faienza.
La visita, ci informa il sindaco, verrà svolta probabilmente il 9 marzo prossimo.
Il sindaco ha affermato che nonostante le rassicurazioni del commissario, l'amministrazione comunale, intende lasciare aperta la discussione inerente l'azione dell'Arap sul nostro territorio.
Un incontro indubbiamente utile per porre finalmente la nostra zona industriale sotto i riflettori della politica regionale, c'è da chiedersi se fosse effettivamente necessaria la visita a Pescara del sindaco di San Salvo, dei vertici e dei sindacati aziendali, per far compiere una visita nella zona industriale di San Salvo a Giampiero Leombroni, in un'area che come spesso affermato, insieme alla Val di Sangro produce il 66% del PIL regionale, ma soprattutto rappresenta il 40% delle quote Arap.
