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Aumentate le tariffe della TARI, diminuisce la raccolta differenziata

130 mila euro di aumenti per famiglie e aziende

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Approvate le nuove tariffe IMU, TASI e TARI, durante il Consiglio Comunale svoltosi questa mattina. Le tariffe IMU e TASI rimangono sostanzialmente invariate, mentre vi è un aumento delle tariffe della TARI, la tassa sui rifiuti. Vediamo cosa cambia:

TARI

I costi per i rifiuti quest’anno ammontano a 2.740.000 euro, 130 mila euro in più rispetto allo scorso anno.
Le tariffe, sono conteggiate in base alla quantità e alla qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie in relazione agli usi ed alla tipologia di attività svolte. Quest'anno gli aumenti riguardano le utenze domestiche ed anche le utenze non domestiche, fatta eccezione per gli stabilimenti balneari a cui però è aumentata la superficie su cui viene applicata la tariffazione. (leggi)

Aumenti che si accompagnano ad una diminuzione percentuale della raccolta differenziata che scente ai minimi rispetto agli anni precedenti:

ANNO 2011 2012 2013 2014 2015
RD % 61.83% 63.31% 60.43% 60.33% 59.04%

IMU
L’aliquota rimane invariata rispetto allo scorso anno al 0.425% sulle abitazioni principali e relative competenze solo se rientrano nelle categorie catastali A1, A8 e A9. In sostanza l’IMU per il 2015 si paga, come per il 2014, sulla prima casa solo se questa è di lusso o di pregio.
L’aliquota sarà del 0.46% per gli immobili C1 (negozi e botteghe) e C3 (laboratori per arti e mestieri), nelle quali nell’anno 2015 si intraprende un’attività con l’assunzione di almeno un dipendente.
Aliquota del 0.76% per gli immobili destinati ed adibiti ad abitazione civile concessa in uso gratuito a figli o a genitori, da questi effettivamente utilizzati come abitazione principale ed effettivamente residenti, e se il loro ISEE non superi i 10mila euro.
Lo 0.76% per gli immobili rientranti nella categoria catastale D. Lo 0.89% tutti gli immobili non indicati nei casi sopracitati compresi i terreni rientranti nella definizione tributaria di “area edificabile”.

TASI
A San Salvo l'aliquota è stata fissata all'1,7 per mille per le abitazioni principali e relative pertinenze, dell'1 per mille per i fabbricati rurali a uso strumentale. Non avendo previsto diversamente, nel caso l'occupante dell'immobile sia diverso del proprietario è prevista la seguente ripartizione: da un minimo del 10% ad un massimo del 30% dovuta dall’utilizzatore, la restante parte al proprietario.
Due le detrazioni previste a San Salvo in base all'indicatore ISEE: 60 euro per le fasce con un reddito ISEE fino 8mila euro40 euro per le fasce con un reddito ISEE fino a 10mila.
L’esenzione sarà totale per i portatori di disabilità di cui alla legge n.104/92, o ai parenti di primo grado del soggetto portatore di disabilità purché convivente il cui reddito ISEE familiare non superi i 10mila euro, e il soggetto non possegga altri immobili.
Riduzione dei 2/3 per una sola unità abitativa posseduta da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, a condizione che non risultino locate o date in usufrutto.
Detrazione completa per gli immobili di categoria C1 (negozi o botteghe) o C3 (laboratori per arti e mestieri) e D, nelle quali il soggetto passivo o utilizzatore intraprende nell’anno di imposizione una attività di impresa con l’assunzione di almeno un dipendente.
Le entrate della Tasi saranno destinate alle voci di bilancio di Polizia locale, servizi indivisibili, manutenzione dei parchi e verde pubblico, viabilità, illuminazione pubblica e servizi connessi, servizi di protezione civile, urbanistica e gestione del territorio e anagrafe.

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