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“ ’ll pzzell a lu ferr” (le pizzelle al ferro)

Le ricette dei contadini della provincia di Chieti

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Uno dei pochi dolci che faceva mia mamma erano le pizzelle al ferro. A me piaceva anche gustare l’impasto ancora crudo. E se io e i miei fratelli ci trovavamo nel momento in cui le stava preparando, non faceva in tempo a farli che già li divoravamo caldi caldi. Il rapporto degli ingredienti di mamma (la ricetta di sua nonna) era uno a uno. Esempio un uovo, un cucchiaio di zucchero, uno di farina e uno di olio di oliva (“l’olio di casa”) e semi di finocchio selvatico (spezia che papà provvedeva a raccogliere, essiccare e conservare in barattoli di vetro per utilizzare anche nelle ventricine e nelle salsicce). Lei solitamente faceva una dose di almeno 6 uova e oltre agli ingredienti base, aggiungeva due bicchieri di latte e una bustina di lievito per dolci. Le preparava anche quando arrivavano degli ospiti all’improvviso e non sapeva cosa offrire. In men che non si dica con un impasto di due uova le ferratelle erano pronte per essere servite.

Le “Donne in Campo-Cia”, principale Associazione italiana di imprenditrici e donne dell’agricoltura, della provincia di Chieti hanno racchiuso le ricette della cucina tradizionale in una guida dal titolo “Il cuore della Rondinella” che si è aggiudicato il primo premio "Italia da conoscere, narrazione del territorio" promosso dall'Associazione Italiana del Libro in collaborazione con il sistema Res Tipica. Per riscoprire queste ricette semplici e salutari, sansalvo.net propone ogni mercoledì una di queste ricette. Ecco l’ottava ricetta, le ferratelle.

Ingrecienti: 10 uova, 15 cucchiai di zucchero, 15 cucchiai di olio di oliva, farina q.b. e buccia grattugiata di un limone.

Procedimento. Prendere un contenitore e mettere tutti gli ingredienti e impastare, non deve essere troppo dura. Prendere il ferro (il ferro per le pizzelle è di ferro forgiato a mano, quadrato o tondo con all’interno scanalature più o meno profonde su ambo i lati interni), unto con olio d’oliva e poi fatto scaldare da entrambi i lati. Prendere un cucchiaio di impasto e metterlo dentro e far cuocere da ambio i lati; ed ecco pronte le pizzelle oppure neole oppure cancellate, i nomi sono diverse secondo le zone

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