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I borghi della Valle, a Dogliola la festa "D’lu Ganopp’l"

Accoglienza, buona cucina, divertimento genuino ciò che sanno offrire i piccoli centri della Valle del Trigno

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Si è celebrata ieri a Dogliola la Festa "D’lu Ganopp’l ", un fascio di spighe di grano, in cui si festeggia la fine del raccolto. Una festa che ha le sue radici negli inizi del ‘900 e che da soli sei anni, la prima domenica di agosto, è tornata ad animare la piazza del piccolo centro della Valle del Trigno.

A Dogliola ogni famiglia adorna i propri trattori e carretti e offre gratuitamente, ciò che le proprie donne sanno fare meglio. Ed è un succedersi di delizie della tradizione abruzzese: la pizza sfogliata, i taralli ripienifegatelli, pasta e fagiolifiadoncinitorte rustiche, frittelle, il tutto offerto con lo splendido sorriso delle donne di Dogliola che tornano a vestire gli abiti tipici, sui carri adornati per la festa che sono un tripudio di colori e centri ricamati tirati fuori dal baule del corredo buono, frutto anch'esso della maestria di mani accorte.

Quest'anno una grande trebbiatrice degli inizi del '900, è stata la cornice dei festeggiamenti. Il tutto ha avuto inizio con la tradizionale sfilata dei carri, con buoi e cavalli, terminata nella piccola ed accogliente piazza San Rocco di fronte alla chiesa da cui prende il suo nome.

E' qui che si svolge la festa, dove terminate le prelibatezze inizia l'asta delle ceste preparate dalle famiglie, innanzi al sagrato della chiesa, un modo per finanziare ciò che non è possibile donare. Cesti fatti con i prodotti delle proprie case, vin cotto, ventricine, capocolli, celli ripieni, olio, ortaggi dei propri orti, i cesti vuoti ovviamente devono essere restituiti all'offerente.

Una bella festa quella di Dogliola, dove tutto il paese è coinvolto nella sua riuscita, in cui è evidente la volontà e il desiderio di far conoscere ciò che di buono e di bello possono offrire i nostri borghi della Valle del Trigno che offre da queste alture la sua bellezza più profonda di persone e paesaggi.

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