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La Madonna della Divina Provvidenza, la chiesa dimenticata

Lesionata dal terremoto del 2009, chiusa ai fedeli che chiedono di tornare a riunirsi tra le mura di un simbolo di fede e di affetto

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Il nostro territorio è composto da tante piccole contrade, grazie alle quali gruppi di case rurali si uniscono in comunità e agiscono insieme nella tutela del loro patrimonio agricolo, nel tramandare tradizioni e riti. Contrada Montalfano ne è un esempio, una comunità compatta, di circa 500 anime, unita, capace di agire insieme nel perseguire un intento, lo abbiamo visto con la lotta contro la centrale a Biometano. 

Grazie alla protesta di questi uomini e donne, il progetto è stato fermato.

Una comunità che si riunisce e si ritrova intorno a dei simboli, uno di questi per la comunità di Montalfano è la chiesa della Madonna della Divina Provvidenza.

La piccola chiesa è inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009. Le lesioni riportate dalla scossa, hanno costretto a chiudere i battenti di un luogo che per i parrocchiani e tutta la comunità era un luogo di ritrovo oltre che di fede.

Nel 2010 il vescovo Bruno Forte ha benedetto i locali della scuola elementare, distante poche decine di metri, ed è da allora che la messa e le attività della parrocchia si svolgono in quella sede. La festa della Madonna che si celebra a settembre, riunendo in festa tutta la comunità, dal 2009 vede riuniti i parrocchiani nel piazzale antistante la chiesa. La statua della Madonna per l'occasione viene portata fuori e posta sul piazzale per celebrare la messa. Una situazione immutata da 7 anni, che sembra non trovare ad oggi soluzione o interesse da parte della curia, provocando non pochi malumori tra i fedeli.

Il sindaco di Cupello Manuele Marcovecchio, sta tentando di cercare fondi per la ristrutturazione della piccola chiesa, affinché una comunità possa tornare a riunirsi all'interno di luoghi che non sono solo pareti ma simboli di fede e di affetto.

 

 

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