Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

'Premio Italia Diritti Umani 2016', Cittanet partner ufficiale

Questo pomeriggio a Roma la premiazione in memoria di Antonio Russo

Redazione
Condividi su:

Tutto pronto presso l'Aula Magna della facoltà valdese di teologia, per accogliere la cerimonia di premiazione del 'Premio Italia diritti umani 2016’ dedicato alla memoria dell’ex Vice-presidente della Free Lance Internation Press Antonio Russo.

Il premio nasce con lo scopo di conferire il giusto riconoscimento a tutti coloro che, attraverso le proprie attività, si sono distinti nell'ormai onnipresente questione dei diritti umani. Proprio per questo motivo il premio intende sostenere i veri eroi, vale a dire tutte le persone ‘normali’ che si adoperano per gli altri. Inutile aggiungere che spesso e volentieri i grandi canali di informazione travisano questi ‘sconosciuti’. Al contrario cittanet.it, attraverso i suoi portali, tende proprio a dare voce a tutti costoro che lavorano all'oscuro delle luci della ribalta, anche per questo motivo il nostro circuito Cittanet è uno degi organizzatori del Premio con Amnesty International Italia e lo studio Scopellitti-Ugolini. Antonio Cilli, founder di Cittanet, interverrà con il tema: "GLOCAL – reinventare il giornalismo per una informazione libera e di comunità".

Inoltre oltre a gratificare tutti questi 'sconosciuti' il premio rappresenta anche l'occasione per discutere sulle diverse metodologie attuabili e adottabili per mettere in campo una effettiva difesa di tutti quei diritti che, spesso e volentieri, vengono sistematicamente violati.

ANTONIO RUSSO - era un giornalista che usciva fuori dalle righe e che amava mescolarsi con le persone di cui voleva raccontare una storia non solo fisicamente condividendone pasti, abitudini e costumi ma anche spiritualmente con i sentimenti positivi o negativi che potevano provare. Non sceglieva quasi mai di raccontare storie tranquille ma quelle delle persone che in qualche modo gridavano “aiuto” quasi nel silenzio. Non faceva altro che prestare la sua voce non con le abilità tecniche ma più semplicemente con il cuore quasi a dire “tu sei muto e io non posso che offrirti la mia voce per farti gridare affinchè qualcuno venga ad aiutarti”.

Spesso e volentieri sceglieva le sue storie in luoghi difficili di conflitto, Algeria, Burundi, Ucraina, Sarajevo, Kosovo, Cecenia e simili. Una delle sue ultime missioni gli è costata la vita. È morto in circostanze misteriose a soli 40 anni in Georgia il 16 ottobre del 2000.

Non era iscritto all’ordine dei giornalisti e forse non era neanche tra i migliori nel suo campo era più semplicemente un “free-lance, molto free” e con la passione per il suo lavoro. Apparentemente era un uomo come tanti altri che si adoperava per il bene degli altri quasi senza fare rumore.

Quest’anno verranno premiati l’associazione  SAL (Solidarietà con l’America Latina), l’attore Ferdinando Maddaloni, l’agenzia di stampa PRESSENZA, menzione speciale per Renato Bonanni.

Condividi su:

Seguici su Facebook