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100 famiglie chiedono aiuto

Mancanza di spazi verdi, parcheggi, viabilità pericolosa, la richiesta di aiuto degli abitanti di via Grasceta

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Elio e Rossella sono solo due dei cittadini sansalvesi che abitano su via Grasceta, che fanno parte delle 100 famiglie lì residenti, che oggi lanciano un appello, una richiesta di aiuto.

Via Grasceta, nel tratto tra il ponte dell'autostrada e lo svincolo per la zona industriale, era un tempo strada provinciale, divenuta comunale, per il forte insediamento residenziale avvenuto negli ultimi 10 anni. 

Sono decine gli appartamenti costruiti su quel tratto di strada, un luogo incantevole, se non fosse per il flusso continuo di auto, che sfrecciano a forte velocità, incuranti di trovarsi in un'area urbana, in cui vi sono bambini che potrebbero uscire di corsa.

Sono realizzazioni edilizie a cosiddetto "intervento diretto", non vi sono aree verdi attrezzate, nè abbastanza parcheggi, per poter ospitare amici o parenti, lamentano i cittadini con i quali abbiamo parlato. L'area verde ad essi dedicata da PRG, sembra sia quella antistante, dove dovrebbe venir realizzata la pista ciclabile, in terreni che da piano regolatore, secondo quanto ci ha confermato il dirigente all'urbanistica del comune di San Salvo, sono adibiti a fascia di salvaguardia ambientale, per la presenza del torrente Buonanotte. Gli spazi verdi per le famiglie di via Grasceta, per i loro bambini, ci sono dunque, ma come accaduto per la pista ciclabile, dovrebbero essere acquisiti dal comune e attrezzati.

Altro problema sollevato dai residenti di via Grasceta, sono i trasporti. Nessuna linea urbana, nè extraurbana, effettua fermate su via Grasceta, troppo pericoloso. Anche il servizio di trasporto degli studenti, a cui hanno accesso tutti i bambini di San Salvo, non arriva fino a via Grasceta, per la difficoltà di manovra che avrebbe il bussino, secondo quanto riferito ai genitori, che hanno richiesto tale servizio.

Le fermate della linea urbana, ci sono, come da quanto documentato, ma come è altrettanto evidente, si trovano su un tratto di strada molto pericoloso, privo di segnaletica orizzontale (strisce pedonali), o di un'area di sosta che possa consentire l'incolumità di chi presso di essa si rechi (pensilina o marciapiedi).

Cittadini che comprando una casa, come tutti i cittadini di San Salvo e che hanno acquisito diritti e doveri. Il dovere di pagare le tasse comunali, (le cui bollette giungono puntualmente dal primo giorno di residenza), che dovrebbero servire a pagare i servizi resi dal comune, servizi di cui dovrebbero poter fruire come un cittadino del centro, della 167 o di via Montenero. 

La più vicina fermata utile per il bussino scolastico è a 500 metri, i giardinetti più vicini a 700 metri, la fermata extraurbana a un chilometro, sembrerebbero pochi, è vero, una passeggiata su carta, però, di fatto una passeggiata compiuta a pochi metri da auto che sfrecciano a 100 chilometri orari, con una scarsa illuminazione notturna.

Gli abitanti di via Grasceta, hanno chiesto rallentatori, come i tanti dislocati su via stadio, su via Pertini solo lo scorso anno, su via Montenero, su via Montegrappa, corso Garibaldi. Chiedono spazi verdi, in cui far giocare i tanti bambini che qui stanno arrivando o nascendo, fermate per gli autobus, in cui poter prendere i mezzi urbani, per giungere in centro. Semplici diritti di chi risiede in un luogo e vi paga le tasse.

Aumenta il numero delle famiglie in via Grasceta, le voci una volta flebili, perchè appartenenti a poche famiglie, stanno diventanto sempre più forti, non bisognerebbe urlare per affermare un diritto, ma il suono, forte, già comincia a giungere.

 

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