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Il degrado dell'ex caserma

Sfondati due muri per accedere all'interno, siringhe usate e abbandono nell'ex caserma che su carta doveva diventare un luogo di aggregazione

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Due muri sfondati, per poter accedere nei locali dell'ex caserma, diventata probabilmente luogo di rifugio per tossici e senzatetto.

Davanti siringhe usate, andare oltre risulta essere pericoloso sia per la precarietà dell'edificio che per le condizioni igienico sanitarie del luogo. 

Un luogo più volte sottoposto agli onori della cronaca proprio per il ritrovamento di siringhe e per lo spaccio. 

L'ex caserma, è oramai facente parte del patrimonio immobiliare del comune di San Salvo (leggi), su carta le intenzioni sarebbero quelle di utilizzare i locali per attività sociali, posti in una posizione strategica della città, che potrebbero ospitare il Centro diurno e le numerose associazioni no profit cittadine. 

Il finanziamento c'è, sempre su carta, i fondi sono quelli derivanti dalle compensazioni ambientali della Terna Spa, che ammontano a 244 mila euro, che dovranno essere utilizzate per fini di pubblica utilità, da quanto si legge dalla convenzione stipulata tra il comune di San Salvo e la Terna Spa nell'aprile del 2014, per la costruzione di un nuovo smistamento a 150 kV denominato “S.E. San Salvo Smistamento (CH)”, con costruzione dei raccordi di collegamento in entra-esce alla linea a 150Kv “Gissi - Montecilfone” e con potenziamento della linea 150 kV di connessione alla “C.P. San Salvo Z.I. (CH)”, questa la denominazione tecnica del progetto. (leggi)

Tutto su carta, appunto, perchè ad oggi l'ex caserma è luogo di degrado e abbandono.

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