Mercoledì il Prefetto di Chieti, Antonio Corona, ha incontrato i sindaci del Vastese in una riunione a porte chiuse presso il municipio di Vasto (leggi), per discutere sull'argomento accoglienza e della nuova misura atta ad aiutare l'integrazione dei migranti il cosiddetto "Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati" (SPRAR).
Sembra che il Prefetto abbia chiesto ai comuni l'adesione al nuovo sistema, che dev'essere, appunto, di proposta comunale.
Cosa sono gli SPRAR? Il compito degli SPRAR è fondamentalmente quello di fornire un supporto di tipo alloggiativo e un aiuto nell'avvio di un percorso di integrazione sul territorio nazionale, grazie alla presenza di figure professionali ad hoc (operatori sociali, assistenti sociali, avvocati e operatori legali, psicologi, mediatori interculturali).
Ad oggi la Prefettura di Chieti ha già avviato diversi CAS, Centro di Accoglienza Straordinaria, presso varie strutture private e affidate ad diverse realtà cooperative e associative. Gli SPRAR però a differenza dei CAS vengono proposti dai comuni, non caduti od imposti dall'alto. I sindaci infatti non possono in alcun modo opporsi ai CAS, la cui gestione è prettamente della prefettura.
Tra le domande accolte di SPRAR per il 2016, c'è quella del comune di Palmoli, che in collaborazione con il Consorzio Matrix gestisce uno SPRAR che ospita 25 migranti, ottenendo dallo Stato su due annualità circa 540 mila euro.
Oltre ai contributi statali per la gestione degli SPRAR, i comuni inoltre ricevono alcune agevolazioni, come lo sblocco del turnover amministrativo, ovvero la possibilità per un ente di assumere un nuovo dipendente al servizio di tutta la cittadinanza in uno dei settori più esposti in materia, ovvero servizi sociali, anagrafe o Polizia municipale, ogni Comune aderente allo Sprar riceverà 500 euro all’anno per ogni accolto.
Il comune di Vasto ha già aderito al nuovo sistema, sollevando già le prime polemiche tra i cittadini, e il Prefetto durante la riunione a porte chiuse a Vasto, ha spronato i sindaci degli altri comuni a fare altrettanto.
Ma i sindaci di alcuni comuni, tra i quali il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, hanno detto no a tale "ricatto", in una conferenza stampa tenutasi ieri a Lanciano.
"E' un atto di mancanza di sensibilità istituzionale, uno schiaffo, in un momento di emergenza per tutti i comuni abruzzesi", ha affermato il sindaco di San Salvo.
Ma i migranti arriveranno, o imposti dal Prefetto con i CAS, con le stesse procedure adottate finora, o attraverso gli SPRAR, con i vantaggi promessi negli accordi tra il Governo e l'ANCI.
Non si comprende come sia possibile che lo sblocco dei turnover amministrativo sia possibile in questi casi e non in altri. Il turnover bloccato dai vincoli di bilancio, non è dettato da necessità reali? Perchè allora è possibile applicare delle deroghe, e se possibile perchè non derogare anche per le emergenze che attanagliano il nostro territorio, come la viabilità delle strade, la messa in sicurezza delle scuole?