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Dove sono finiti i diritti conquistati dai lavoratori ITALIANI ?????

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Qualche giorno  fa per reperire un manufatto, mi sono recato presso un laboratorio nella zona industriale e con molto stupore ho trovato un russo che prepara i pezzi: ho pensato forse sarà un caso!

Alcuni giorni dopo, mi sono recato presso una grossa attività commerciale e ho scoperto che la maggioranza degli addetti è rumena.

Nella stragrande maggioranza dei pubblici esercizi, gli addetti non sono italiani, in un grande centro di smistamento, gli addetti sono a maggioranza cinese.

Nell'edilizia i muratori, i carpentieri, i manovali, i piastrellisti sono rumeni e albanesi. In quasi tutte le attività si ricorre all'utilizzo della manodopera straniera, sicuramente più conveniente.

Si sente dire spesso, che gli italiani non hanno voglia di lavorare, niente di più falso, il problema è da ricercare altrove.

Qualche tempo fa, parlando con un piccolo imprenditore edile, gli chiesi perchè non occupava lavoratori italiani, mi rispose  con queste testuali parole:" Assumo gli stranieri perchè lavorano meglio, fanno più ore, lavorano il sabato e la domenica, non si ammalano, fanno quello che dico io e non si iscrivono al sindacato".

Altri sostengono che non ci sono più lavoratori specializzati e quindi sono costretti a ricorrere alla manodopera straniera, mi chiedo come si possono formare gli operai specializzati se non si assumo i giovani italiani.

Andando avanti di questo passo, saranno i lavoratori italiani che dovranno adeguarsi ai ritmi, ai comportamenti e agli orari dei lavoratori stranieri, con il rischio che tutti i diritti conquistati con le lotte e con i sacrifici di decenni vengano riassorbiti e cancellati.

In una situazione del genere chi ci guadagna è facile immaginarlo.

 

 

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