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Storie di donne: Lella e l'inquietudine del vivere

La storia di una donna che nonostante due furti a testa alta va avanti

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Lella Del Casale, a tutti conosciuta per i suoi negozi "Lella profumi", vittima negli ultimi due mesi di ben due furti, nasce a San Salvo nel 1956, da Vitale e Michelina Dolce. Una sansalvese doc, figlia di un operaio, cresce terza di quattro figli, in una casa su via Duca degli Abruzzi.

Quindicenne e inquieta, lascia la scuola, il giorno dopo era già in fabbrica, dove rimane per oltre un anno. Ma quello non era il suo posto, non poteva essere il suo futuro, lascia il lavoro, ma non senza aver trovato un'alternativa.

L'alternativa era il posto che le avrebbe cambiato la vita ed insegnato un mestiere, "il saper vendere" e lo apprese in uno dei negozi migliori di San Salvo in quegli anni "Balduzzi", dove arrivò nei primi anni '70 e vi rimase per ben 15 anni.

Erano gli anni in cui il negozio di Leone e Antonietta Balduzzi era "il negozio", vi potevi trovare dall'abito da cerimonia, alle stoffe più pregiate, ma anche materiale di merceria, piccola minuteria, "Lì ho imparato a rapportarmi con il cliente, a qualunque cliente". Il legame con la famiglia Balduzzi era di reciproca stima, "Avevo un bel lavoro, ben retribuito, ma arrivata a trent'anni sentivo che c'era qualcosa che mi mancava".

"Ricordo ancora le parole che mi disse Angiolina Balduzzi il giorno del mio compleanno "A trent'anni o si quagliat o non quagli più. Quelle parole per me divennero un tarlo".

Poi un cartello sulla vetrina di un negozio di via Roma, la profumeria "Linea Blu", con su scritto cedesi attività. Erano gli anni in cui avere una licenza commerciale era difficile, per poter intraprendere un'attività la trafila burocratica era ostica, il numero delle licenze limitati. Per questo chi lasciava un'attività poteva venderla a caro prezzo.

"Presi la decisione in modo quasi impulsivo, come ho fatto spesso nelle mie scelte più importanti. Firmai diverse cambiali, ricordo ancora che la mia mano tramava nel porre quelle firme. Il mondo che avevo intorno mi diceva "Chi te lo fa fare?", ma solo allora mi resi conto che quello era il mio sogno. Avevo una famiglia, una bambina piccola, ma volevo qualcosa che fosse solo mio".

Lella decise quindi di lasciare un "posto" certo, per realizzare un suo sogno, un atto che in qualche modo placò la sua inquietudine.

Dalla ragazzina che a dodici anni comprava i gessetti per usarli come ombretto, si trovò ad essere il punto di riferimento di una cittadini in pieno boom economico, nel settore della cosmesi. Donna curata, rappresentava nel suo apparire ciò che i prodotti che vendeva pontevano fare sulle donne che a lei si rivolgevano.

L'attività crebbe, da via Roma la necessità di spazi più ampi per sviluppare il settore tricologico, la portarono a comprare i locali dove tuttora risiede l'attività in via Duca degli Abruzzi, continuando ad essere punto di riferimento della bellezza sansalvese.

"Al lavoro ho dato molto. Ho tolto allamia famiglia, ne sono cosciente, molte donne che lavorano affermano probabilmente cercando delle giustificazioni, che l'importante è la qualità del tempo che si dona ai propri figli, io non lo credo, anche i momenti di noia passati con loro sono importanti, quelli passati a scambiarsi anche solo semplici sguardi sono importanti, quei momenti li ho tolti ai miei figli. A loro ho dato altro, per quanto cerco di arrotondare gli angoli, sono fatta così".

Una donna che ha realizzato se stessa e i suoi sogni, che ha "sempre onorato la sua firma", riuscendo a rapportarsi con grandi marchi senza infermediari grazie ad una reputazione che la precedeva nelle trattative.

Una storia di sogni realizzati quella di Lella Del Casale, le cui inquietudini sono sortite in un successo.

 

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