Nel Consiglio Comunale del 31 ottobre scorso, si è ufficialmente aperta la campagna elettorale per le elezioni politiche del 2018 tra centrodestra e centrosinistra.
Tema del contendere: il disequilibrio di bilancio del Comune di San Salvo, che ammonterebbe ad 1.957.809,16 euro, certificati dalla Corte dei Conti, verificatesi per anticipazioni di cassa per i Servizi sociali 436.145,53 €, 621.463,90 € per quote di competenza, 1.176.789,85 € per opere pubbliche e interventi di edilizia scolastica.
Il Partito Democratico ha bacchettato a suon di comunicati stampa e in consiglio comunale, l'amministrazione comunale. Il consigliere e neo segretario Antonio Boschetti, nel suo intervento ha inoltre mosso accuse alla regione Abruzzo, a cui fa capo per settore l'assessore a lui vicino Silvio Paolucci, affermando: "Per non affidarsi alla fortuna, per non affidarsi alle inefficienze degli altri, ma gestendo le questioni di casa propria nella maniera più attenta ed oculata, chiediamo di stabilire all'interno di un ente locale degli allert (...). Vi siete affidati ad un terzo, a mio parere forse inaffidabile visto che dal 2012 non paga, a prescindere da chi lo governa. E' evidente che da un punto di vista politico oggi, da un punto di vista istituzionale, abbiamo all'interno di una filiera, un rapporto con la regione e ci adopereremo perché non vogliamo che i cittadini di San Salvo sopportino questo problema di 1.900.000, quindi la fortuna se così è, speriamo non sia cieca per noi sansalvesi (...)".
Di che si tratta?
Le anticipazioni di cassa, sono previste in tutti i comuni ma non devono sforare il 20% dei bilanci, il comune di San Salvo è a quota 23%, è a causa di questo 3% che la Corte dei Conti ha deciso di "bacchettare" il comune, chiedendo il rientro.
Ma il comune di San Salvo, è realmente "in grave disequilibrio finanziario che ci sta portando verso la BANCAROTTA", così come ha scritto il gruppo consiliare del Partito Democratico in un comunicato del 31 ottobre? (leggi)
Le anticipazioni compiute dal comune di San Salvo, soprattutto per quanto concerne le opere pubbliche e gli interventi di edilizia scolastica, (si pensi ai finanziamenti avuti per la scuola media, o per la sede comunale), sono finanziamenti per cui la regione Abruzzo fornisce subito il 30% dell'ammontare finanziato, la restante parte, come ci ha spiegato la dirigente Silvia Torricella da noi interpellata sulla questione, viene liquidata dalla regione a "rendicontazione".
Cosa vuol dire?
Il lavoro viene appaltato, eseguito, fatturato. Una volta fatturato il comune ha l'obbligo di legge, di pagare la ditta a 30 giorni, per questo va in anticipazione di cassa e, fatta la rendicontazione alla regione, attende il pagamento, che purtroppo "tarda" quasi sempre ad arrivare.
Cosa significherebbe per un'azienda, per i cittadini un comune in "bancarotta"? Si avrebbe un aumento di tutti i servizi a prestazione, di tutte le tasse e tributi, quindi un grave disincentivo ad investire per qualunque possibile investitore, ed un aggravio sulle tasche dei cittadini sansalvesi.
Proprio per la gravità di tale accusa, che lede non una parte politica, ma la città intera, abbiamo chiesto chiarimenti alla dirigente dei servizi economico-finanziari del comune di San Salvo, la ragioniera Silvia Torricella, a capo dell'ufficio da oltre un trentennio, che ha dunque attraversato diverse amministrazioni comunali, facenti capo ad ambedue gli schieramenti oggi in campo, che nega nella maniera più assoluta tale eventualità .