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Quarta vasca discarica Cupello: progetto da rifare

La Cupello Ambiente ammette l’errore e chiede scusa ma non abbandona

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ABRUZZO. Incontro al vertice ieri mattina tra il commissario del Civeta Franco Gerardini e la Cupello Ambiente gestore della discarica di Valle Cena, per chiarire le “inesattezze” relative al progetto per la realizzazione di una quarta discarica della volumetria di oltre 450 mila metri cubi in territorio di Cupello.

«La Cupello Ambiente -  ha dichiarato Franco Gerardini a PrimaDaNoi.it  – ha ammesso l’errore e si scusa.  Sul piano tecnico è stato predisposto un documento con alcune informazioni del tutto sbagliate. Per questo prenderanno contatti con l’ufficio Valutazioni Ambientali,  per valutare la procedura da seguire, facendo un’integrazione del documento con tutte le smentite e le modifiche del caso e prioritariamente,  che quella è una discarica che sarà realizzata da un operatore privato, per quanto riguarda gli elaborati grafici, ci sono dati che includono due particelle che non possono essere utilizzate per un impianto che sarà di un operatore privato. Sarà da rifare nella parti documentali e tecniche».

Quindi l’intento di costruire una discarica da parte della Cupello Ambiente rimane?

«L’intento permane perché a Valle Cena ci sono terreni abbastanza adatti per fare impianti di questo genere per la caratteristiche geologiche del territorio. La Cupello Ambiente proporrà il progetto come privato e come tale verrà valutato dal comitato Via».

Per quanto riguarda i rifiuti conferiti al Civeta da fuori regione, Gerardini conferma che la Cupello Ambiente predisporrà in settimana un report con tutte le provenienze dei rifiuti.

Gerardini conferma anche la provenienza dalla Puglia di rifiuti al Civeta.

E per lo smaltimento in discarica (che non sarebbe possibile) o per il loro recupero (trasformazione in compost)?

Questi dubbi verranno risolti con i report che verranno forniti dalla Cupello Ambiente al Civeta in settimana, come ha dichiarato Gerardini a PrimaDaNoi.it.  Ma com’è possibile che queste informazioni, non siano già in possesso del Civeta? Chi è tenuto al controllo di quanto viene conferito nella discarica di servizio del Civeta?

Secondo quanto affermato da Gerardini inoltre l’apertura di una nuova discarica «E’ una iniziativa che contrasta con il Piano Regionale per i Rifiuti, che non prevede ulteriori vasche di iniziativa pubblica»,  ma allora un privato può decidere di aprire una discarica dove il pubblico ha deciso con legge di voler intraprendere altre azioni?

La Regione Abruzzo ha ribadito le sue intenzioni di voler intraprendere una cosiddetta “economia circolare” almeno su carta, affermando nel DGR n.523 del 26 settembre 2017 che intende “Promuove una gestione sostenibile dei rifiuti, riducendo l’impronta ecologica di ognuno, tramite l'eliminazione degli sprechi e la remissione dei materiali trattati nei cicli produttivi, massimizzando nell'ordine, la riduzione dei rifiuti e il riuso dei beni a fine vita e riciclaggio e minimizzando il loro smaltimento”.

Nella valutazione di impatto ambientale per la discarica che proporrà la Cupello Ambiente, verranno tenuti presenti questi principi normativi? Vedremo.

Da Primadanoi testata giornalistica web regionale (leggi)

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