Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

I racconti di Angiolina: Il Dott. Di Prinzio: il re Enzo dell'ortopedia

Un nuovo racconto della professoressa Balduzzi a cui auguriamo una pronta guarigione

Condividi su:

Di Prinzio è primario eccelso nel suo nobile ruolo, diligente, perfezionista e scrupoloso nel suo facere professionale, sociale etico e di gioiosa volontà. Il suo curriculum vitae è interminabile e copioso di quotidiani successi. I successi però, come i mortali sanno, vengono riconosciuti ed apprezzati, non secondo dovere e coscienza, dal momento che il mediatico piuttosto che il vero allarga o restringe la fascia dei pregi e difetti di altolocati professionisti come il primario di un ospedale. In sala operatoria l’essere rimasta cosciente mi ha permesso di osservare minuto per minuto la mia esperienza di paziente di ciò che un luminare come Di Prinzio, senza alcuna pausa, con gesti e parole pilota il suo staff altrettanto lodevole, ma soprattutto decisamente compatto come una squadra di calcio sempre vincente senza il rischio di mancare un gol. Egli, dal primo all'ultimo minuto, con sicurezza, rapidità e esperienza, con una complicità non comune nei nostri ospedali, dove il primario quasi sempre, tornando ai tempi degli antichi regimi sale quel gradino in più in cui l'arroganza e la presunzione scaraventano in aria la dignità del loro ruolo. Il primario e le sue difficilissime soluzioni, talora quasi miracolose smentiscono il famoso proverbio Abruzzese "se lu malat se more ha state lu mèdeche, se s'aresàne ha state li sante". Personalmente, mi ritengo fortunata ad aver conosciuto un personaggio che contribuisce a dare a vasto e all'Abruzzo una caratura eccellente anche nell'ambito medico ospedaliero, conducendo, inoltre, futuri talenti del settore verso una preparazione di totale responsabilità, attraverso la passione che da studente lo portò a realizzare con i "30 e lode" del suo libretto universitario i sogni scarabocchiati sulle "sudate carte" della sua giovinezza. 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook