FRESAGRANDINARIA - Vasta operazione dei Carabinieri della compagnia di Atessa, al comando del capitano Spoletini, nelle prime ore del mattino di ieri a Fresagrandinaria e in altri centri della vallata del Trigno, come Cupello, e della vicina Val di Sangro. Gli uomini dell'Arma, precisamente dei comandi stazione di Schiavi di Abruzzo e Castiglione Messer Marino, hanno effettuato un blitz in piena regola nel centro abitato del comune di Fresagrandinaria, effettuando perquisizioni nell'abitazione di alcuni noti esponenti politici e amministratori del posto. La voce non ha tardato a diffondersi in paese e in base alle indiscrezioni circolate si sarebbe trattato di un'operazione di polizia giudiziaria posta in essere in merito ad un'inchiesta condotta dalla Procura di Vasto sulla tanto discussa questione degli autovelox sulla fondovalle del Trigno. Indiscrezioni che sembrerebbero tuttavia confermate negli ambienti dell'Arma, notoriamente molto abbottonati: si sarebbe trattato di operazioni volte all'ulteriore acquisizione di documentazione relativa a presunte irregolarità commesse nella gestione amministrativa dei verbali. L'indagine va avanti da diversi mesi, condotta dalla Procura di Vasto, e già in passato gli uomini dell'Arma hanno operato una prima acquisizione di documenti, evidentemente completata nel corso delle operazioni di ieri. Nei prossimi giorni, dunque, secondo il consueto iter, tutti gli atti e i documenti acquisiti saranno trasferiti presso la Procura che procederà all'esame degli stessi e all'eventuale formulazione di capi di imputazione. Dopo le numerose polemiche sull'utilizzo improprio dei servizi di rilevamento elettronico della velocità sulla SS 650 Trignina, rimbalzate anche sui quotidiani locali, in particolare su queste colonne, e le recenti dichiarazioni del consigliere provinciale Osvaldo Menna e la stizzita replica di sei sindaci di comuni che si affacciano sulla fondovalle i quali, in sostanza, hanno dichiarato che i controlli autovelox sono svolti nel totale rispetto delle disposizioni vigenti in materia, la questione, nemmeno troppo a sorpresa, pare sia finita ora nelle mani della Procura che accerterà le eventuali irregolarità commesse. http://francescobottone.splinder.com/