Dal Presidente del Consiglio Provinciale di Chieti, Agostino Monteferrante, riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento i replica alla proposta del consigliere provinciale Camillo D'Amico di spostare a Vasto alcuni servizi attualmente erogati a San Salvo. ''Negli ultimi giorni, intorno alla questione ''sportello catastale'', sembra essersi riaccesa una vecchia logica del rivendicazionismo dalla quale scaturiscono solo effetti tesi a ledere il territorio. Vari esponenti politici espongono soluzioni e/o proposte. Ritengo che, la programmazione territoriale, fino ad oggi concertata con grande impegno dai vari Enti grazie al superamento della ''logica del campanile'', abbia dato luce ad importanti risultati a beneficio di tutti, sotto vari punti di vista. Dalla finestra si scorgono sicuramente grandi opportunità ma, all'orizzonte, anche grandi rischi: da una parte, il governo moderno del territorio, dall'altra il passato dei confini, quelli sì ''catastali''. Lasciamo per favore che le Istituzioni dialoghino nelle sedi preposte ed evitiamo le fughe in avanti che non giovano a nessuno. La storia insegna che il raggiungimento degli obiettivi fissati si è avuto solo quando il lavoro è stato silenzioso e fattivo: mai nessun risultato con il protagonismo personale; invito pertanto, quanti si occupano di programmazione e gestione della cosa pubblica, ad affrontare le questioni territoriali con maggiore prudenza, nel rispetto di tutte le parti, specie, quando non si parla a titolo personale. Infine, non trovo utile ragionare esclusivamente sullo spostamento dei servizi (già conquistati) da una città ad un'altra; troverei molto più interessante e coinvolgente prestare attenzione ai servizi mancanti o, eventualmente, che si potrebbero creare o importare. Ad esempio, il grande patrimonio acquisito come sportello unico per le attività produttive non potrebbe essere condivisibile o duplicabile per quanto riguarda l'attività urbanistica in genere? proposta che sarebbe omogenea alla volontà di copianificazione espressa dalle amministrazioni comunali di Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio e renderebbe prospettabile seriamente un piano di area del Vastese''.