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Castaldi rinuncia all'indennità di funzione: 'taglio' di 2.200 euro mensili dal suo stipendio

Il senatore vastese del Movimento 5 Stelle, riconfermato a Palazzo Madama, eletto segretario nel Consiglio di Presidenza

Redazione
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Il senatore vastese Gianluca Castaldi, portavoce del Movimento 5 Stelle riconfermato a Palazzo Madama e recentemente eletto segretario del Consiglio di Presidenza del Senato, comunica sulla sua pagina Facebook la rinuncia all'indennità di funzione.

"Un buon esempio - scrive Castaldi - vale più di mille parole. Il Movimento 5 Stelle vuole che le cariche istituzionali siano un servizio reso alla collettività, svolto dai cittadini per un periodo limitato. La politica non deve più essere uno stratagemma per assicurarsi privilegi personali a vita".

Il senatore abruzzese è stato riconfermato nelle scorse elezioni politiche del 4 marzo. Castaldi precisa che, oltre alla rinuncia all'indennità da segretario del Consiglio di Presidenza, continuerà a restituire parte del suo onorario da senatore, come già fatto nella precedente legislatura.

"In qualità di segretario del Consiglio di Presidenza del Senato, ho deciso di rinunciare all'indennità di funzione, pari a 2.222,86 euro mensili. Si tratta di oltre 26 mila euro l'annopiù di 133 mila euro per l'intera legislatura.

Questo taglio si andrà ad aggiungere a quello che riguarda il mio ordinario stipendio da senatore", si legge nel post del parlamentare vastese.

La rinuncia di Castaldi arriva sulla scia di quelle di Roberto Fico, nuovo Presidente della Camera, e Paola Taverna, eletta vice presidente del Senato.

"E' una piccola cosa rispetto ai grandi problemi economici che affliggono il Paese, ma è un segnale culturale importante, un modo per dire agli italiani che le cose stanno davvero cambiando. Svolgerò con onore e disciplina il mio ruolo - conclude il senatore vastese - fino alla fine del mio secondo ed ultimo mandato."

 

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