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Fatturazione elettronica: che cos'è e quali benefici apporta

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Dal 1° gennaio 2019, in Italia, scatta l'obbligo della cosiddetta fatturazione elettronica tra privati titolari di partita IVA, della quale si è sentito molto parlare in quest'ultimo periodo, ma sulla quale ci sono ancora molte perplessità. L'Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 30 aprile 2018 e la circolare 8/E del 30 aprile 2018, ha provveduto, non solo ad introdurre nuove specifiche tecniche, ma anche a mettere in evidenza la possibilità per i privati di avvalersi, per la gestione, l'elaborazione e la conservazione delle e-fatture, di software fatturazione elettronica forniti da aziende specializzate, purché rispettosi degli standard previsti dalla legge, o del programma messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate (SdI- Sistema di Interscambio).

Ma che cos'è esattamente la fattura elettronica obbligatoria? Si tratta di una fattura tradizionale, che, invece, di essere riportata su carta, viene prodotta in formato digitale XML (eXtensible Markup Language). Tuttavia, l'innovazione più importante sta nel processo con cui il documento viene emesso, per garantirne piena validità fiscale: tutte le fatture elettroniche dovranno infatti essere inviate tramite il Sistema d’Interscambio dell’Agenzia delle entrate (SdI), e dovranno essere conservate in modo digitale sempre per 10 anni.

Chi è esonerato dall'obbligo della fattura elettronica?

La fatturazione in formato elettronico (e-fattura), a partire dal 1° gennaio 2019, diventerà obbligatoria, non solo per le operazioni con la pubblica amministrazione, ma anche per le operazioni tra soggetti privati, con partita IVA, siano essi persone fisiche o imprese (B2B), e per le operazioni con soggetti privi di partita IVA (B2C). Tuttavia, vi sono alcune eccezioni che è importante conoscere, così da non commettere errori.

Di fatto, l'utilizzo di tale sistema di fatturazione non è obbligatorio per i cosiddetti contribuenti "minimi" e per i "forfettari", i quali, però, potranno ricevere le fatture elettroniche. Inoltre, è importante specificare che non è consentito emettere fattura elettronica a soggetti (persone fisiche o imprese) che non risiedono in Italia. Ciononostante, per le operazioni con l'estero, vi è comunque l'obbligo di comunicazione dei dati con il nuovo adempimento c.d. "esterometro".

I benefici della fatturazione elettronica

La fatturazione elettronica porta con se un vantaggio enorme, legato al fatto che il file xml rispetta un formato standard riconosciuto e pertanto apre la strada all’interoperabilità tra sistemi contabili e gestionali. Questo significa che la fatturazione elettronica, oltre a ridurre i tempi e i costi della manodopera preposta all'attività di stampa e di imbustamento, permetterà anche di annullare i tempi di inserimento del documento contabile in prima nota, grazie alla possibilità di importare direttamente i dati da file.

Infatti, il beneficio che si può ottenere, passando da un processo tradizionale basato sull'utilizzo della carta alla fatturazione elettronica, è prevalentemente economico, in quanto per tutte le organizzazioni che producono e ricevono un volume di fatture superiore alle 3.000 fatture all'anno, si assesta tra i 7,5 e gli 11,5 euro a fattura.

Va comunque specificato che lo scopo più importante del processo digitale di fatturazione è quello di creare, diffondere, ma soprattutto di consolidare una cultura digitale che in Italia ancora manca, e ciò è fattibile solo coinvolgendo il maggior numero di imprese possibili.

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