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Le elezioni così vicine, Roma così lontana...

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La data delle nuove elezioni politiche, fallito il tentativo dell'abruzzese Franco Marini di individuare una maggioranza con la quale programmare qualche ''riforma'' (elettorale in primo luogo), si avvicina a grandi falcate. Sta dunque per rimettersi in moto la ''macchina'' dei partiti che torneranno a riproporsi all'attenzione dell'elettorato a caccia di sostegni e consensi. E si voterà di nuovo con il tanto ''vituperato'' 'Porcellum', contestato sì in chiave bipartisan, ma che alla fine ha resistito riproponendosi, per la seconda volta in due anni, a chiave di volta per la ricerca e la definizione della nuova maggioranza politica nazionale. Così come accaduto nel 2006 sarà l'elenco dei partiti a farla da padrone con le 'famose' liste bloccate a dominare la scena e ad indicare, già prima dell'espressione popolare, quella che sarà, a grandi linee, la formazione delle rinnovate Camere. Liste bloccate che ai primi posti vedranno chissà quale politico di spicco e chissà quale rappresentante del territorio, confinato agli ultimi. Difficilmente, infatti, anche questa volta la zona del Vastese dovrebbe riuscire ad avere un proprio esponente a Roma. Ce ne furono di nomi in lista alle scorse elezioni (Arnaldo Mariotti degli allora Democratici di Sinistra, Eugenio Spadano di Forza Italia, Anna Giacomucci dei Verdi tanto per citarne alcuni) ma nessuno riuscì a spuntarla. Sarà così anche questa volta? Chissà, ma le premesse non sembrano lasciare troppo spazio alla 'vocazione parlamentare' di chicchessia esponente politico del Vastese. 'Le jeux son fait', già dice qualcuno. Lontani anni luce sembrano dunque essere i tempi di quando a sfidarsi per arrivare ad occupare un posto alla Camera o al Senato potevano essere rappresentanti di questo territorio, o almeno confinante. Pensiamo ai confronti tra Massimo Desiati e Giovanni Di Fonzo del 1994 (An e Progressisti con Giuseppe Giangiacomo di Forza Italia terzo ''incomodo''), tra Nicola Carlesi (sempre An) e Antonino Saia (dei Progressisti) del 1996 o al ''match'', quasi tutto giocato in casa, tra lo stesso Carlesi, parlamentare uscente e non rientrante in quella occasione, e l'ex sindaco di San Salvo Arnaldo Mariotti. Dal 'Mattarellum' al 'Porcellum': questi i risultati e non si è riusciti nemmeno a cambiare le ''regole del gioco'' quando tutto l'arco politico, nessun partito escluso, dichiarava ai quattro venti il suo malcontento verso l'attuale legge elettorale... Si avvicinano le elezioni e dunque tornano protagonisti i partiti e con chissà quale politico che verrà 'catapultato' da queste parti a chiedere il voto... Pronti a partire, insomma. Per i cambiamenti e per ridare almeno il ''potere'' delle preferenze all'elettore ci vuole ancora altro tempo, 'pardon' altra riforma...
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