Gli screening oncologici per la prevenzione del tumore del colon retto, della cervice uterina e della mammella hanno dato nel 2018 ottimi risultati in provincia di Chieti, con adesioni corrette rispettivamente pari al 57,2%, al 60,2% e al 74,51% delle persone invitate, percentuali al di sopra della media nazionale e ai livelli delle migliori regioni italiane. Proprio oggi si celebra la Giornata mondiale contro il cancro, indetta dall'Union for international cancer control.
I cittadini hanno sempre più consapevolezza e aderiscono all’invito della Asl a sottoporsi a semplici esami per cogliere in tempo eventuali patologie. Si pensi che fino a quattro anni fa lo screening per il colon retto, ad esempio, non superava il 5% della popolazione di riferimento. L'attività rientra nell'ambito delle azioni del Piano regionale di prevenzione, che fanno capo al Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria, diretto da Giuseppe Torzi.
«Un euro speso per invitare i cittadini a un semplice gesto di prevenzione - spiega il coordinatore degli screening oncologici della Asl Lanciano Vasto Chieti, l’anatomopatologo Domenico Angelucci - può salvare una vita, individuare un tumore nella fase in cui è ancora possibile intervenire, evitare un’operazione chirurgica, invasiva e penalizzante per se stessi e per i familiari e con costi per la collettività che si aggirano intorno ai 15mila euro. Agli utenti chiediamo semplicemente di affidarsi alla nostra équipe: noi li prendiamo in carico, ed è nostro compito sorvegliare il loro stato di salute attraverso controlli periodici con l’invito a esami gratuiti rivolti alle fasce di età maggiormente a rischio. Affidarsi a questo percorso significa non finire nel gorgo delle liste d’attesa che, se svuotate di domanda inappropriata, potranno man mano essere alleggerite».
Per quanto riguarda lo screening per la prevenzione dei tumori del colon retto, sono stati inviati per posta 48.898 inviti a uomini e donne della provincia di Chieti nella fascia di età tra i 50 e i 69 anni: di questi, 22mila hanno risposto al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci (la percentuale corretta del 57,2% va poi calcolata sottraendo quanti sono risultati irreperibili e coloro che, per vari motivi, si erano già sottoposti di recente agli esami previsti dallo screening).
Per lo screening della cervice uterina la popolazione di riferimento sono le donne tra i 25 e i 64 anni: sono stati inviati 17.885 inviti cui hanno risposto 11.560 persone, con un’adesione “corretta” del 60,2%.
Allo screening mammografico, rispetto ai 24.977 inviti ad altrettante donne tra 50 e 69 anni (cui si sono aggiunti anche 1.050 solleciti) sono stati eseguiti 16.468 esami, con un’adesione del 74,51%; complessivamente in provincia di Chieti si è sottoposto a mammografia l’81,18% della popolazione target assistibile.