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Arriverà presto a San Salvo una nuova statua della Madonna Addolorata

Michele Divito, l'artista che sta realizzando l'opera per la comunità sansalvese, è stato apprezzato anche da papa Benedetto XVI

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La prossima settimana arriverà a San Salvo una nuova statua della Madonna Addolorata in stile settecentesco. La realizzazione della statua è stata commissionata dal parroco della chiesa di San Nicola Vescovo, don Beniamino Di Renzo a un artista di Cerignola, Michele Divito. Maria D'Alessandro confezionerà l’abito appena la statua giungerà a San Salvo. Il busto Ã¨ stato presentato dall'autore stesso alla trasmissione di Tv 2000 "Bel tempo si spera" del 18 febbraio.  

Di seguito lo stralcio di un'intervista rilasciata dallo scultore Michele Divito al giornalista Vincenzo Barnabà per il sito di CerignolaViva (www.cerignolaviva.it/notizie/intervista-a-michele-divito/)

V- Chi è Michele Divito? Come si descriverebbe in 3 parole?
M - Michele Divito è caratterizzato da una spiccata sensibilità verso tutto ciò che parla della grandezza della natura, del creato e di chi l'ha costituito, e soprattutto verso la necessità altrui.. le tre parole che mi descriverebbero sono: tenacia, fede e perfezione.

V- Com'è vivere un mestiere così antico come quello dello scultore e essere consapevoli di possedere una delle poche botteghe ancora presenti in Puglia? Come spingeresti le persone ad aprire una "Bottega Artigianale" come la tua?
M - La spinta iniziale è stata ed è tutt'ora la volontà di creare una bottega come quelle rinascimentali, dove si realizzava di tutto ma a carattere sacro. La volontà di riprendere gli antichi materiali con antiche tecniche da me riviste e soprattutto la bellezza di un tempo ormai perduta..
Mi piacerebbe che queste nuove generazioni avessero il gusto di realizzare a mano il "bello" e che ci fosse la giusta dose di creatività e spirito di iniziativa. Lo auguro vivamente.
 

V - Quali sono stati i momenti più importanti della tua carriera e a quale statua sacrale sei più legato? Da dove trovi ispirazioni nel tuo lavoro?
M- Senza dubbio i momenti importanti sono sempre la presentazione al pubblico di una tua nuova opera, dopo averla "partorita" - risultato di tanti studi, pensieri, riflessioni.. e vedi la gente avvicinarsi, pregare ed emozionarsi.. come dicevo ogni opera è un figlio - tutti sono speciali.
La spinta a realizzare materialmente un'opera, avviene non prima di averla maturata nella mente in tutte le sue sfaccettature e non prima di avere sentito quel legame spirituale che ti unisce all'opera stessa che si intende raffigurare.
 

V - Cerignolano devoto, com'è stato portare un pezzo di Cerignola a Roma? Quali emozioni hai provato durante la consegna della statua al Papa? Come hai potuto incontrarlo?
M - Nel dicembre 2008 sono stato ricevuto da Sua Santità Benedetto XVI - ho realizzato per l'occasione un Gesù Bambino Benedicente di cm 70. Il Santo Padre pensava fosse antico ed io: "Santitá, questo Gesù Bambino l'ho realizzato nella mia bottega" e lui con stupore ha detto al cardinale che gli stava vicino: "portalo nel mio appartamento, lo terrò nella mia stanza.."
Per incontrarlo, scrissi al suo segretario dicendogli che desideravo incontrare il Santo Padre e che realizzavo arte sacra, e dopo circa sei giorni mi arrivò la convocazione in Vaticano.
 

V - Cosa consiglieresti a tutte le persone appassionate di scultura demotivate da questo meccanismo odierno che riesce solamente a distruggere i sogni dei prossimi lavoratori?
M - In ogni uomo c'è un seme chiamato passione, predisposizione o una cosa in particolare che riusciresti a fare con tanta voglia e non ti stanca mai. Questo è il segreto: credere nelle proprie passioni, farle fruttificare e soprattutto non scoraggiarsi mai sulle prime sconfitte apparenti, quelle non mancano ma fortificano e ti fanno progredire in meglio. L'essere tenaci su quello che crediamo è la chiave del successo.

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