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Carenze igienico-sanitarie e cibi scaduti, chiuso locale in centro a Vasto

Il provvedimento temporaneo disposto dopo i controlli di Polizia, Polizia Locale e funzionari Asl

Redazione
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Nel corso delle programmate attività di prevenzione e controllo di esercizi pubblici in tutta la provincia teatina, già in essere da tempo e rivolte a tutte le tipologie commerciali sensibili, disposte dal Questore di Chieti Ruggiero Borzacchiello, dirette dal dirigente della Divisione P.A.S.I. della Questura di Chieti, Pasquale Sorgonà e dal dirigente del Commissariato di Vasto Fabio Capaldo, personale dipendente, nel corso di numerosi e capillari controlli procedeva a contestare numerose irregolarità, sia di natura amministrativa, sia di rilevanza penale.

I risultati maggiormente significativi dell’impegno quotidiano sul territorio, oltre al già emesso provvedimento di chiusura temporanea ex art. 100 del T.U.L.P.S. a carico di una “Sala Slot” da parte del Questore di Chieti, hanno permesso di rilevare condizioni di estrema criticità, anche di carattere igienico–sanitario, all’interno di altra struttura di somministrazione di bevande e alimenti, operante nel centro cittadino.

"A seguito di meticoloso controllo - si legge in una nota -, effettuato in fattiva cooperazione con personale della Polizia Locale e di funzionari della Asl-Dipartimento di Prevenzione-Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, oltre a rilevanti irregolarità amministrative contestate al titolare del locale, veniva emesso provvedimento di chiusura temporanea dell’attività per esigenze urgenti di carattere igienico–sanitario. Alcuni tra gli elementi che hanno reso necessaria tale determinazione sono stati individuati nella conservazione di alimenti scaduti di validità, cibi ammuffiti conservati in promiscuità con altri generi alimentari e condizioni igieniche generali troppo al di sotto degli standard minimi previsti dalle norme in materia.

"L’impegno della Polizia di Stato e di tutti gli Enti preposti alla salvaguardia della salute pubblica - spiega Capaldo -, è mirato anche al contrasto della distribuzione di cibi e bevande di largo consumo, specialmente tra le fasce giovanili, spesso alla ricerca di merce a buon mercato per ovvi motivi di disponibilità. Riteniamo, però, sia un doveroso compito far sì che la salute della collettività sia un bene primario da difendere e da tutelare".

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