Numerose persone che decidono di scommettere attraverso i bookmaker credono di ritrovarsi a giocare contro il bookmaker stesso. Di conseguenza finiscono con il considerare l’operatore quasi come il nemico.

La credenza diciamolo pure, è giustificata dal fatto cheil sito è colui che svolge la funzione di raccogliere le scommesse, insieme al fatto che bilancia le possibilità di vincita e perdita e ricava il guadagno dalle scommesse sia vinte che perse. Facile dunque considerarlo come un soggetto che va contro il nostro interesse.

Una reputazione sbagliata: facciamo chiarezza

Quella poc’anzi descritta non è altro cheun'immagine totalmente confusa, che dipende da un'idea sbagliata di come funzionano i bookmaker e di quali sono i loro obiettivi. Nel momento in cui un individuo decide di elargire una scommessa con un bookmaker, l’obbiettivo che si pone è vincere la scommessa e il suo eventuale profitto.

In ogni caso, però contrariamente ai luoghi comuni, l'obiettivo della piattaforma di betting non è quello di vincere una scommessa specifica, ma di mantenere i suoi standard nelle quotazioni. Garantendo cioè che ogni scommessa sia bilanciata con una scommessa contraddittoria di stima equivalente.

Il bookmaker beneficia di commissioni su commissioni, non trae vantaggio né dallavincita né dalla perdita di scommesse. Dunque l'obiettivo dell’operatore è tutt’altro, come altro è quello del singolo scommettitore. 

Vittoria e sconfitta: cosa rappresentano per un operatore

Un profitto ideale per un bookmaker è rappresentato quindi da una circostanza in cui ogni scommessa fatta e vinta sia bilanciata da una scommessa di stima equivalente che gira in direzione opposta. Quindi, in un mondo perfetto, per ogni scommessa vintace ne deve essere un'altra in cui si perde una quotazione simile. Poiché il bookmaker addebita le spese e le commissioni, a patto che i suoi equilibrirestino tali,esso siavvale di un piccolo vantaggio su ogni scommessa effettuata.

Ciò implica che i bookmaker non hanno alcun interesse personale se manca il successo individuale dell’utente o se si perdeuna scommessa specifica; il loro vantaggio consiste nel garantire che tutti i pagamenti in contanti siano uniformemente controbilanciati. Una panoramica dei più popolari bookmaker di scommesse sul calcio che in pochi conoscono e che potrebbe spingere altri potenziali utenti a registrarsi ai siti di betting (che già stanno vivendo un periodo d’oro epocale).

Per ottenere ciò, il bookmaker deve prendere in considerazione un'intera serie di variabili piuttosto complesse. Le sue possibilità e punti di diffusione devono essere strutturati in modo tale che l’operatorepossa tendere nell’una o nell’altra direzione. Habisogno cioè di assicurarsi che le sue possibilità siano sufficientemente ragionevoli da attirare gli affari, e deve garantire la capacità di coprire la maggior parte delle scommesse.

Un bookmaker che non si mostra proteso verso l’interesse dei suoi clienti non può resistere all’interno del mercato, alla luce del fatto che non sarebbe stato considerato adatto dagli utenti a fungere da tramite con il mondo delle quotazioni. Un simile discorso, ovvero il riconoscimento di un eventuale sito ambiguo avviene infatti grazie a quegli scommettitori esperti che non solo hanno imparato a consumare un sito di pronostici per vincere la scommessa, ma anche hanno imparato a capire quando il bookmaker non è proteso al loro bene.

I bookmaker non sono il nemico

A prescindere dal modo in cui gli allibratori si tuffano nel mondodelle scommesse, dunque è palese che i bookmaker oggi non sono l'avversario.

Un vero bookmaker è sempre contento di versare (anche ingenti) premi ottenuti fedelmente dagli scommettitori. Così, come hanno il medesimo spiritoemotivo nel prendere il denaro da scommesse realmente perse. In una situazione di equilibrio, quindi, ogni scommessa vinta è ugualmente persa, non sono parziali rispetto a successi o perditedel singolo utente. Forse una volta entrati in questo particolare meccanismo, il settore del betting potrà davvero planare dopo un decollo di tanto rispetto avuto negli ultimi anni.