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Sevel produce i furgoni Psa in Polonia, Fiom Abruzzo e Molise: "La fabbrica dei record beffata"

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I duri anni di sacrifici da parte dei lavoratori vengono ricompensati con un bocconotto e attraverso un cambio di strategia di PSA che con la scusa della massima capacità  produttiva raggiunta dallo stabilimento  Sevel  decide di produrre in Polonia 100mila  furgoni con i marchi PSA .

Sicuramente  l'ingresso di Opel in PSA sta modificando le strategie  industriali mettendo un forte punto interrogativo  sul futuro dello stabilimento Sevel.  

È  ipocrita cercare di scaricare le responsabilità sulla mancata flessibilità  dello stabilimento  di Atessa visto  che in questi  anni i lavoratori, con grossi sacrifici, hanno dimostrato di poter produrre quantitativamente e qualitativamente circa 300mila  furgoni l'anno.

Questo cambio di strategia  da parte di PSA apre una forte riflessione sul futuro dello stabilimento della Sevel e dell'intero indotto. 

È  evidente  sempre più  la difficoltà  di FCA in Italia.

FCA nonostante abbia deciso di usare un proprio contratto nazionale (CCSL) che praticamente da mano libera all'azienda di organizzarsi come vuole, dopo 10 anni non riesce a mantenere la competitività con le altre case automobilistiche europee.

Questa novità di PSA dimostra il fallimento del CCSL e di quanti lo hanno sottoscritto. 

La FIOM ritiene importante  aprire un confronto sia per l'attuale produzione, sia sul futuro del nuovo furgone come annunciato  nel piano industriale  FCA. 

La FIOM metterà  in atto  tutte le azioni possibili a difesa dell'occupazione  e delle prospettive  dello stabilimento più  importante  d'Abruzzo.

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